Piazza Affari parte forte: tirano banche e petrolio
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In evidenzaMercati Gio 10 agosto 2023

Piazza Affari parte forte: tirano banche e i titoli del petrolio

Partenza all'insegna degli acquisti per Piazza Affari e le altre Borse europee. Migliorano ancora le banche. Il petrolio non si ferma Piazza Affari parte forte: tirano banche e i titoli del petrolio
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

 Partenza all’insegna degli acquisti per le Borse europee, dopo la giornata di recupero di iri.  L’attenzione è rivolta all’inflazione americana di luglio in arrivo nel pomeriggio, uno dei dati chiave per indirizzare le prossime mosse della Fed, nella riunione di settembre. Milano sale dello 0,8%,  Parigi dell’1,1%, Francoforte dello 0,64%, Madrid dello 0,74% . I prezzi al consumo negli Usa a luglio sono attesi in salita dello 0,2% mensile e del 3,3% tendenziale. In Europa  la Bce fa sapere che considera ancora alto il livello dell’inflazione e quindi non fermerà i tassi.

Corre Saipem

A Piazza Affari banche in recupero anche oggi con rialzi di un punto e mezzo percentuale per Banco Bpm, Bper Banca e Mps, aumenti più contenuti per gli altri titoli del credito. Sale dell’1,9% Saipem che ieri ha annunciato l’aggiudicazione di un nuovo contratto da 1 mld di dollari. Corrono anche Moncler (+2%) e St (+1,8%), bene Stellantis (+1,7%). In coda utility e farmaceutici.

Ripiega il gas

Dopo un’apertura in salita, ripiega del 4% il prezzo del gas ad Amsterdam, dopo il rally della vigilia con i timori per una scarsità di offerta di Gnl: il gas europeo è ora appena sotto i 42 euro al MWh, sui livelli di metà giugno. Frena il petrolio, che nella notte è salito sui massimi da 7 mesi con le scorte Usa in deciso aumento: il Brent è a 87,56 dollari (+0,02%) mentre il Wti è a 84,36 dollari (-0,05%). Sul mercato valutario, dollaro debole contro euro in attesa dell’inflazione, con la moneta unica che sfiora quota 1,1 a 1,099 (da 1,0981 ieri in chiusura). Si indebolisce lo yen, con gli investitori che valutano un’uscita lenta dagli stimoli. Biglietto verde in rialzo sullo yen sui massimi da un mese fino a quota 144 (ora a 143,95 da 143,61 di ieri), con la Banca del Giappone che mantiene un atteggiamento accomodante. In rialzo anche l’euro/yen a 158,29.

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