Borsa di Milano al rallentatore. La Germania ancora giù
Piazza Affari segna -0,2%, ma è appesantito dallo stacco cedole, tra gli altri, di Enel e Pirelli, che pesa per lo 0,3812%.Attesa per le banche centrali
Avvio di settimana debole per le Borse europee che aspettano indicazioni dai vertici delle banche centrali e dai conti trimestrali. Il mercato si attende ulteriori incrementi dei tassi da 25 punti base da parte di Fed (mercoledì) e Bce (giovedì) e si concentrerà sulle dichiarazioni dei vertici di entrambi gli istituti per capire se potrà considerare terminato l’attuale ciclo rialzista. Venerdì, invece, è previsto che la Banca del Giappone lasci inalterata la propria politica ultra accomodante.
Madrid maglia nera
Maglia nera di giornata è Madrid, su cui pesa l’incertezza politica seguita a elezioni che non hanno assegnato chiare maggioranze di governo: l’indice iberico cede l’1,2%. Sulla parità Francoforte e Parigi. Il Ftse Mib di Piazza Affari segna -0,2%, ma è appesantito dallo stacco cedole, tra gli altri, di Enel e Pirelli, che pesa per lo 0,3812%. Tra i principali titoli milanesi, Recordati (+1,35%) continua a beneficiare dell’accordo con Gsk annunciato venerdì. Bene anche Diasorin (+0,69%), mentre perde quota il Monte dei Paschi di Siena (-2,37%).
Si contrae l’economia tedesca
Le letture preliminari degli indici PMI di Germania e Francia danno evidenza al rallentamento economico in corso. Per quanto riarda la prima economia dell’Europa, recupera di poco l’industria manifatturiera e si placano i servizi. L’indice Composito basato sul sondaggio condotto da Hamburgh Commercial Bank è sceso a 49,3 da 50,6 di giugno. Gli economisti si aspettavano un ingresso dell’indice nell’area che separa l’espansione, oltre i cinquanta punti, dalla contrazione, ma avevano come approdo 49,8.