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AperturaInvestimenti Lun 04 settembre 2023

Jie Lu (Robeco): la forza della Cina? L'automazione

Nel paese del Dragone il 52% delle installazioni di robot a livello mondiale nel 2021. E il potenziale è ancora sottovalutato Jie Lu (Robeco): la forza della Cina? L'automazione
Gianluca Baldini
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Gianluca Baldini

Il gestore di Robeco: la forza della Cina è nell’automazione

È ampiamente riconosciuto che l’automazione industriale sia l’unica soluzione possibile per affrontare i molteplici cambiamenti strutturali della produzione a livello globale. Non sorprende che il reshoring, il nearshoring e la produzione “just-in-case” continuino a conquistare le prime pagine dei giornali come mezzo per le aziende per ridurre i costi della manodopera, i ritardi e l’incertezza nelle catene di
fornitura manifatturiere. Ne parliamo con Jie Lu, responsabile investimenti Cina di Robeco.

Ma al di là dei titoli dei media, cosa suggeriscono i dati empirici sulla domanda di automazione
industriale?

Secondo l’International Federation of Robotics (Ifr), la densità robotica globale, che misura il numero di robot industriali operativi rispetto al numero di lavoratori, è aumentata nell’ultimo decennio (2010-2021) a un tasso del 10% Cagr (Compound annual growth rate, tasso di crescita annuale composto). Nello stesso periodo, Giappone e Germania – leader affermati nella produzione avanzata e nell’adozione della robotica – hanno registrato solo una crescita modesta della densità di robot. Il settore manifatturiero cinese, invece, ha subito un notevole incremento di produttività, con una densità di robot nel 2021 che è aumentata di 20 volte rispetto al 2010, superando gli Stati Uniti e recuperando rapidamente il ritardo rispetto a Giappone e Germania.

Con quasi il 30% della produzione manifatturiera mondiale che avviene all’interno dei propri confini, la Cina si è guadagnata la reputazione di essere la fabbrica del mondo, grazie alla sua vasta forza lavoro manifatturiera, alla manodopera qualificata e all’eccezionale infrastruttura logistica. Lo spostamento della Cina da settori ad alta intensità di manodopera a sottosettori altamente specializzati e produttivi, ha portato il Paese a rappresentare ben il 52% delle installazioni di robot a livello mondiale nel 2021, dopo un notevole Cagr del 30% nelle installazioni annuali nel decennio precedente. Dal picco del precedente ciclo di investimenti nel 2018, le installazioni nel “mondo ex-Cina” sono diminuite del 2%, ma sono aumentate del 20% in Cina.

Con questa accelerazione, la Cina è prossima alla maturità?

Si prevede che la Cina raggiunga lo stesso livello di densità di robot del Giappone e della Germania entro la fine di quest’anno. Tuttavia, non ci sono prove che la Cina possa superare strutturalmente questi Paesi in termini di densità di robot. Pertanto, sarebbe ragionevole ipotizzare che la domanda di automazione della Cina finirà per raggiungere un plateau, con una conseguente decelerazione della domanda di automazione a livello globale.

Inoltre, è probabile che il reshoring e gli interventi governativi, come il Repower EU e il Chips Act, portino a un aumento della densità di robot nei mercati sviluppati come gli Stati Uniti e l’Europa, compensando il calo della Cina. Inoltre, la strategia “Cina +”, che prevede l’espansione delle catene di fornitura a Paesi al di fuori della Cina per garantire una maggiore resilienza, spingerà Paesi vicini come India, Vietnam e Thailandia ad automatizzare la produzione. La domanda è se queste tendenze, se realizzate, saranno sufficienti a compensare la decelerazione di un Paese che guida più della metà della domanda globale.

Dunque, il potenziale della Cina è sottovalutato?

Da un’analisi più attenta dei numeri emergono forti discrepanze tra i dati sulla produzione condivisi da organizzazioni statistiche globali come Eurostat e l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) e quelli utilizzati dall’Ifr per calcolare la densità dei robot. Sulla base dei dati relativi alle scorte operative e alla densità di robot, la forza lavoro manifatturiera implicita dell’Ifr in Cina è di circa 40 milioni, contro i 140 milioni calcolati dall’Ilo. Ciò significa che i dati attuali potrebbero sottostimare la forza lavoro manifatturiera reale della Cina di circa il 70%.

Quali i progressi tecnologici alla base della produzione intelligente?

Con o senza la Cina, i robot e l’automazione stanno contribuendo a proteggere i produttori a livello globale dalla carenza di manodopera, dall’inflazione salariale e dalle interruzioni della catena di fornitura che hanno ostacolato i mercati negli ultimi anni. Con i costi di integrazione in calo, i clienti possono contare su periodi di ammortamento più brevi e su una gamma più ampia di casi d’uso in tutti i settori, dall’assemblaggio di automobili e macchinari pesanti a lavori più specializzati e di precisione.

Inoltre, la tecnologia robotica sta facendo passi da gigante grazie ai robot collaborativi (co-bot) che affiancano l’uomo in compiti sempre più sofisticati. Inoltre, gli algoritmi di visione artificiale e di movimento basati sull’intelligenza artificiale aiutano i robot a espandersi e a ottimizzare i loro movimenti, consentendone l’uso in ambienti complessi e mutevoli. Gli algoritmi di visione artificiale e di movimento basati sull’intelligenza artificiale stanno aiutando i robot a espandersi e a ottimizzare i loro movimenti.

La Cina è ancora agli inizi della sua transizione verso sottosettori manifatturieri ad alta produttività. Questo, unito all’aumento della domanda negli Stati Uniti, in Europa e nei Paesi asiatici emergenti, ci dà maggiore fiducia nelle prospettive dell’automazione industriale nel decennio a venire.

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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