Borsa di Milano apertura nel segno della stabilità
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In evidenzaMercati Mar 16 maggio 2023

A Piazza Affari apertura stabile, soffre Tim. Bene Stm

Apertura stabile della Borsa di Milano. In primo piano resta Tim dopo le indiscrezioni sul ritiro dell'offerta Cdp A Piazza Affari apertura stabile, soffre Tim. Bene Stm
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Apertura in calo per la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib, alla prima rilevazione, fa segnare -0,22% a 27.185 punti, mentre l’Ftse Italia All-Share cede lo 0,24% a quota 29.313. L’indice Ftse Italia Star perde lo 0,31% a 47.854 punti. Il titolo peggiore per il momento è Tim, mentre sugli scudi si fa notare Stm.

Spread al rallentatore

Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi apre a 188 punti, in linea con la chiusura di ieri. Il rendimento del decennale scende a 4,146%. L’euro apre poco mosso sopra 1,08 dollari sulla spinta delle aspettative che la Banca Centrale Europea continui il suo percorso di inasprimento della politica monetaria nel tentativo di combattere l’inflazione. Inoltre, si prevede che il Pil dell’Eurozona si espanderà a un tasso superiore a quello precedentemente previsto. La Commissione europea prevede ora tassi di crescita dell’1,1% per quest’anno e dell’1,6% nel 2024. Inoltre, i tassi di inflazione dovrebbero aumentare al 5,8% nel 2023 e al 2,8% nel 2024.

Pesano i dati cinesi

A pesare, i deludenti dati macro cinesi che suggeriscono che il rimbalzo economico post-Covid del Paese sta rallentando. La Cina è un importante mercato di esportazione per le principali aziende europee, ma la sua produzione industriale è cresciuta meno del previsto ad aprile, mentre le vendite al dettaglio sono aumentate a un ritmo più lento del previsto. Ieri la Commissione europea ha alzato al rialzo la stima del Pil per quest’anno, prevedendo ora una crescita dell’1%, rispetto alla precedente stima dello 0,8%.

Tuttavia, ha anche aumentato le previsioni di inflazione per l’area euro al 5,8% quest’anno e al 2,8% nel 2024, stimando ulteriori rialzi dei tassi da parte della Bce e quindi aumentando le preoccupazioni per la crescita. La stima preliminare del Pil dell’Eurozona nel I sarà diffusa in mattinata e dovrebbe mostrare che il blocco è cresciuto a malapena nei primi tre mesi dell’anno. C’è attesa anche per l’indice Zew tedesco.

Wall Street

Il rimbalzo delle banche e dei produttori di chip ha guidato ieri Wall Street verso una chiusura in rialzo. Il Nasdaq è salito dello 0,7% grazie alla spinta di Nvidia e di Meta Platforms. L’S&P500 ha guadagnato lo 0,3%.

Nel settore Finanza del benchmark della Borsa degli Stati Uniti, Wells Fargo si è messa in luce con un rialzo di oltre il 3%: stanotte il Wall Street Journal ha scritto che la banca californiana pagherà un miliardo di dollari ad un gruppo di azionisti che avevano avviato una class action sulla cattiva gestione dei dati della clientela: lo scandalo era scoppiato nel 2016. Sono salite soprattutto le banche tradizionali, in particolare quelle di dimensioni medio piccole come Zions +8,5%. Citizens Financial +4%, Regions Financial +3,5%.

La seduta di ieri è stata la più scarica da inizio anno in termini di volumi, sono passate di mano circa 9,9 miliardi di azioni. Contribuisce alla fiacca di Wall Street la situazione di stallo nella trattativa tra democratici e repubblicani sull’innalzamento del tetto al debito.

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