La Borsa di Milano apre piatta la seduta del 31 marzo 2023
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Borsa di Milano apre piatta aspettando l'inflazione di marzo

Apertura piatta alla Borsa di Milano aspettando i dati sull'inflazione nella zona euro e negli Uss. Attesa su Tim Borsa di Milano apre piatta aspettando l'inflazione di marzo Tim
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Avanti piano

Con l’attenzione tutta rivolta ai nuovi dati sull’inflazione che saranno pubblicati oggi in Europa e negli Usa, i mercati europei mostrano cautela. Dopo due sedute di buoni progressi grazie agli acquisti su banche e tech, i listini continentali potrebbero tirare il fiato e consolidare il recente recupero. A pochi minuti dall’avvio delle contrattazioni, Piazza Affari guadagna lo 0,12% con il Ftse Mib a 27.053 punti. Francoforte segna +0,30% e Parigi +0,31%. Piatta Londra a +0,02%.

I prezzi al consumo attesi in calo

In particolare, per quanto riguarda la zona euro, è atteso un calo dell’inflazione a marzo intorno al 7%, dopo l’8,5% di febbraio, soprattutto per via del calo dei prezzi dell’energia. L’inflazione core, invece, potrebbe non mostrare segni di rallentamento. Dagli Usa arriverà poi l’inflazione Pce, il dato preferito dalla Federal Reserve, che dovrebbe mostrare una leggera frenata, ma restare sempre a livelli molto lontani dal target della banca centrale Usa. Questi dati sono particolarmente importanti alla luce del fatto che gli istituti centrali, da una parte e dall’altra dell’Oceano, hanno più volte ribadito che le prossime mosse saranno guidate dai numeri.

Il gas si sgonfia

Sul mercato dei cambi, la moneta unica resta forte verso il dollaro anche se perde la soglia di 1,09 e passa di mano a 1,0896 dollari (1,0908 ieri in chiusura). Si muove in calo il prezzo del petrolio, quando il gas ad Amsterdam scivola dell’1% a 43,1 euro al megawattora. Rendimenti invariati in apertura per i titoli di Stato con il Btp decennale fermo al 4,21%. Lo spread sul Bund si situa a 185 punti base

Tim sotto i riflettori

Il beneficio per TIM dalla revisione delle tariffe wholesale approvata da Agcom e inviata alla UE è di circa 60 milioni  su fatturato ed EBITDA già dal 2023 rispetto ai circa 91 milioni della proposta iniziale di Agcom.  I nuovi prezzi wholesale, pur su livelli leggermente inferiori rispetto a quelli inizialmente proposti, potrebbero essere superiori alle assunzioni fatte conservativamente da TIM sul 2023-25 e con un miglioramento solo in parte recepito nei target di piano.. Per Websim giudizio MOLTO INTERESSANTE, target price 0,42 euro.

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