Il Toro perde vigore a Wall Strreet non a Piazza Affari (+0,26%)
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Mercati Gio 12 ottobre 2023

Il Toro perde vigore a Wall Street non a Piazza Affari (+0,26%)

Piazza Affari termina a 28.493 punti dopo aver toccato rialzi di oltre un punto percentuale con un massimo di giornata a 28.753. Il Toro perde vigore a Wall Street non a Piazza Affari (+0,26%)
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Domina la volatilità

Chiudono in ordine sparso le Borse europee l’ennesima seduta all’insegna della volatilità: dopo un avvio positivo, in scia alle ultime chiusure, il Ftse Mib di Milano termina sopra la parità (+0,26%) a 28.493 punti dopo aver toccato rialzi di oltre un punto percentuale con un massimo di giornata a 28.753. Andamento misto per le altre piazze con Parigi, Francoforte e Madrid passate in negativo nella seconda metà della seduta. A mettere il freno ai listini sono stati i dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti: sono saliti a settembre oltre le stime, con il dato annuale che ha messo a segno un +3,7%, contro attese per un +3,6%, dopo il +3,7% registrato ad agosto.

La parola alle banche centrali

Le preoccupazioni degli investitori sono rivolte ancora alla politica monetaria della Fed dopo i verbali dell’ultima riunione, pubblicati alla vigilia, secondo cui risulterebbe “appropriato” un nuovo rialzo dei tassi d’interesse, quando a settembre l’istituto aveva optato per un secondo stop nella battaglia all’inflazione, mantenendo invariato il costo del denaro al livello più alto dal 2001, sebbene il futuro dell’economia resti “altamente incerto”. Oggi è stata la volta della Bce: dai verbali dell’ultima riunione dello scorso 13 e 14 settembre emerge che “i rischi per la crescita sono orientati al ribasso”, mentre si segnalano “ancora rischi di aumenti dell’inflazione a causa di potenziali nuove pressioni al rialzo sui costi dell’energia e dei generi alimentari”. Con le preoccupazioni legate al conflitto israelo-palestinese sullo sfondo, a tenere in piedi Piazza Affari è ancora il buon andamento dei titoli petroliferi e della difesa. Tra i migliori del listino principale Leonardo (+2,58%), Eni (+1,39%), Saipem (+0,6%) e Tenaris (+0,56%); bene anche il settore delle utility con Erg (+1,67%) in testa. Terminano in coda Moncler (-1,97%) e Iveco (-1,21%).

Petrolio positivo

Sul valutario l’euro perde terreno sul dollaro scendendo sotto la soglia di 1,06 da 1,063 in avvio (1,0608 ieri in chiusura): il cambio si attesta a 1,055. Gira in positivo il petrolio, dopo i ribassi precedenti, con il Brent dicembre a 86,7 dollari al barile (+1,04%) e il Wti novembre a 84,19 dollari (+0,9%), mentre balza il prezzo del gas ad Amsterdam a 52,88 euro al megawattora in rialzo dell’14,78%.

bla-

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