Piazza Affari debole nella settimana delle Banche centrali
I mercati prevedono tassi fermi, ma le attese ora si spostano a quando i saggi verranno tagliati da Fed e Bce.
Redazione Verità&Affari
Apertura poco mossa di Piazza Affari. L’indice Ftse Mib fa segnare un calo dello 0,25% a 30.323 punti. Questa che inizia è la settimana delle banche centrali: mercoledì. infatti, ci sarà il direttivo della Fed, seguito il giorno dopo da quello di Bce e Boe. Le attese degli analisti sono per tassi fermi, anche se l’interesse degli operatori ora si è focalizzata su quando Fed e Bce inizieranno a tagliare i saggi.
Sul listino milanese attenzione a Stm che stacca la cedola trimestrale di 0,06 dollari e alle utilities dopo che l’Arera ha annunciato con un comunicato pubblicato sabato che le aste competitive tra le utilities per accaparrarsi gli utenti che usciranno dal mercato tutelato ma non sceglieranno un contratto a mercato libero slitteranno da dicembre al 10 gennaio. Inoltre, Morgan Stanley ha alzato il target price di A2A a 2,2 euro, di Snam a 4,6 euro e di Terna a 7,2 euro. La stessa banca d’affari ha alzato il target price di Stellantis a 24 euro.
Apertura positiva (+1,5%) per Banco Bpm che domani alza il velo sul nuovo piano industriale, mentre perde oltre il 2% Erg dopo che gli analisti di Morgan Stanley hanno abbassato a “Underweight” da “Equal-weight” la raccomandazione.
