Argentina, il piano "motosega" di Millei incassa l'ok di Fmi e Jp Morgan
In Argentina è partita la nuova era economica del presidente Javier Milei e del suo ministro dell’Economia Luis Caputo. I due hanno annunciato il “piano motosega” che punta a risanare il bilancio e attaccare l’inflazione che a novembre ha toccato il 160,9%. In un mese è cresciuta del 12,8% che...In Argentina è partita la nuova era economica del presidente Javier Milei e del suo ministro dell’Economia Luis Caputo. I due hanno annunciato il “piano motosega” che punta a risanare il bilancio e attaccare l’inflazione che a novembre ha toccato il 160,9%. In un mese è cresciuta del 12,8% che rappresenta la variazione più alta del 2023.
Il “piano motosega”
Secondo gli osservatori è molto probabile che l’aumento dei prezzi arrivi al 200% entro la fine dell’anno. Parte da qui il “piano motosega” i cui capisaldi sono: licenziamento dei dipendenti pubblici assunti con meno di un anno di contratto; taglio dei ministeri da 18 a 9 e dei segretariati da 106 a 54; trasferimenti alle province ridotti “al minimo”; sospensione di tutte le opere pubbliche; riduzione dei sussidi per l’energia e i trasporti; svalutazione del 50 per cento, da 400 pesos per dollaro a 800; eliminazione dei dazi sull’export; fine del sistema di importazione Sira, con il quale lo stato decideva quali importatori avevano accesso ai dollari o meno. Per alleviare parzialmente l’impatto negativo del “piano d’emergenza” di Caputo, è stato previsto un aumento degli aiuti statali alle famiglie.
Il parere del Fondo monetario
Il piano ha ottenuto una valutazione positiva da parte degli osservatori. La direttrice del Fondo Monetario Kristalina Georgieva, in un tweet scrive: “Accolgo con favore le misure decisive annunciate dal governo di Javier Milei per affrontare le significative sfide economiche dell’Argentina”. Sulle prospettive dell’inflazione si è espressa anche la banca statunitense JP Morgan, secondo cui la corsa dei prezzi “subirà una accelerazione” nei prossimi mesi, ma registrerà una significativa diminuzione “a partire dal secondo trimestre del 2024” purché “si proceda in modo corretto”.
Prudente S&P
Prudente il giudizio dell’agenzia S&P. “L’Argentina affronta una sfida difficile” scrivono in un report pubblicato in questi giorni. Nel documento si sottolinea che Milei ha ottenuto una vittoria “storica” e che “il sostegno al cambiamento è stato più alto di quanto previsto da tutti i sondaggi”. “L’Argentina sta affrontando un cambiamento politico significativo, che conferma la sua storia di continue oscillazioni e di imprevedibilità politica”, ha affermato l’analista, Sebastian Briozzo. L’impatto sui rating sovrani, provinciali, societari, finanziari e di finanza strutturata, conclude la nota “dipenderanno dalle specifiche iniziative politiche intraprese per affrontare gli squilibri macroeconomici e il ritmo della ripresa economica”.
Infine il governo ha precisato che una delle misure che più avranno impatto sulla popolazione, la sospensione dei sussidi ai trasporti, entreranno in funzione non subito ma a partire dall’1 gennaio 2024.
La Borsa festeggia
Molto positiva la reazione della Borsa. A partire dal 20 novembre, giorno successivo alla vittoria elettorale di Millei, l’indice è cresciuto del 52%. A trainare il mercato sono le azioni di Ypf, il colosso petrolifero locale le cui azioni in un mese sono sostanzialmente raddoppiate e a New York vale circa 9 miliardi di dollari. Il gruppo è in cima alla lista delle privatizzazioni annunciate da Millei.