Problemi di sicurezza, Tesla richiama due milioni di auto
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AperturaAuto Mer 13 dicembre 2023

Problemi di sicurezza, Tesla richiama due milioni di auto

Le autorità Usa sono intervenute dopo aver valutato la possibilità di un "rischio associato alla guida assistita". Problemi di sicurezza, Tesla richiama due milioni di auto
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Tesla va due volte in testacoda. Il produttore americano di auto elettriche ha avviato il richiamo di circa due milioni di veicoli negli Stati Uniti a causa di un rischio associato al sistema di guida assistita. In una e-mail inviata al gruppo guidato da Elon Musk, l’agenzia statunitense per la sicurezza stradale  ha certificato che, in determinate circostanze, la funzione di guida assistita dei veicoli Tesla potrebbe essere utilizzata in modo improprio, aumentando il rischio di collisione.

In particolare, l’indagine ha rilevato che la progettazione del sistema potrebbe comportare “controlli inadeguati sull’impegno e sull’uso del conducente” . Il gruppo automobilistico californiano, da parte sua, ha riconosciuto nella sua relazione informativa che i controlli messi in atto sul suo sistema Autopilot “potrebbero non essere sufficienti a prevenire un uso improprio da parte del conducente”. Da qui il richiamo di massa per aggiornare i sistemi e renderli più sicuri.

Dubbi anche sul Cybertruck

Problema sicurezza sembrerebbe avere anche il Cybertruck in alcuni mercati tra cui quello europeo ed australiano. Per l’innovativo veicolo appena presentato da Musk  la questione sarebbe legato alle forme. Per ora non ci sono ancora i risultati di crash test ufficiali e quelli che circolano, condotti da Tesla nei suoi impianti alla velocità di 56 all’ora, non sono confrontabili con quelli severi di Ncap, Euro Ncap e altri.  

Nel mirino il  frontale alto, piatto e spigoloso e la  dura lamiera di acciaio inossidabile di cofano e del resto della carrozzeria che fa dire a molti esperti che il veicolo sarebbe  lontano dalla cedevolezza controllata che frontali e cofani devono avere per superare i test Euro Ncap e Ancap.  “Temiamo che Tesla sia più interessata ai passeggeri presenti nel veicolo – ha detto l’amministratore delegato di Ancap, James Goodwin, – ma in ogni caso non può ignorare gli altri utenti della strada. Se le zone di assorbimento dell’urto fossero troppo rigide, e dissipassero quindi troppo poca energia, anche le persone all’interno correrebbero dei rischi”.

Dal canto suo  il ceo della Tesla, Elon Musk, a suo tempo, aveva parlato di un esoscheletro del Cybertruck, come di  una resistente “pelle” esterna che partecipa alla gestione delle sollecitazioni indotte dal movimento. Qualcosa di diverso insomma, sia dalla scocca portante delle automobili convenzionali sia dalla soluzione, universalmente adottata dagli altri pickup, che vede un telaio separato con carrozzeria fissata sopra. Ma questa costruzione “in pelle” ha da subito sollevato molti interrogativi riguardo. Ora si attendono i test delle autorità Usa per dissipare ogni dubbio.

 

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