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AperturaEuropa Ven 15 dicembre 2023

La fumata nera sul bilancio Ue congela anche l'accordo per il Patto di stabilità

All'incontro anche i paesi "frugali". Sul tavolo anche lo scorporo della spesa per interessi. Ok ai negoziati per l'ingresso dell'Ucraina La fumata nera sul bilancio Ue congela anche l'accordo per il Patto di stabilità
Redazione Verità&Affari
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Il vertice notturno per trovare un’intesa preliminare sul bilancio europeo, da presentare all’esame dei 27 Stati membri si è concluso con un nulla di fatto. Dopo ore di negoziato, a livello politico e tecnico tra gli sherpa, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, prende atto che c’è “un forte sostegno per tutte le componenti” della revisione di bilancio “da parte di 26 leader, dal sostegno all’Ucraina alle migrazioni, al fondo di solidarietà alla difesa”.

Ma per un accordo sul bilancio serve una decisione all’unanimità, quindi a 27. “Torneremo sulla materia a inizio del prossimo anno per cercare di raggiungere l’unanimità per attuare questo accordo”, conferma Michel. A mettersi contro la revisione del quadro finanziario dell’Ue fino al 2027 è l’Ungheria, contraria ai 50 miliardi di sostegno a Kiev dal bilancio comunitario.

Lo scorporo della spesa per interessi

Ma sul tavolo del vertice notturno c’era anche la revisione del Patto di stabilità, interesse prioritario per l’Italia e sul quale Meloni avrebbe ottenuto un appoggio di massima da parte di Emmanuel Macron e Olaf Scholz nel corso degli incontri di ieri e della vigilia.  

 “Continuiamo a lavorare” sul budget, aveva detto Michel in serata. “E’ un dibattito complesso ma sono fiducioso che nelle prossime ore saremo capaci di arrivare a una intesa”. Intesa che dovrebbe passare anche dall’incremento di un miliardo di euro dei fondi per le politiche migratorie. Ma la partita più complicata è quella del Patto di stabilità. Le indiscrezioni delle serata indicavano come possibile il via libera alla richiesta italiana di escludere la spesa per interessi dal calcolo del deficit, che nel nuovo Patto dovrebbe tornare al vincolo del 3%. Una proposta, quella sugli interessi, che se accettata avrebbe un notevole impatto positivo per l’Italia. Meloni si è detta pronta a mettere il veto su qualunque proposta che non incontri le attese italiane. 

Di cosa si discute

Adesso, secondo la proposta che sarà ridiscussa a gennaio, l’aumento di budget arriverebbe a un totale di 64,6 miliardi di euro, di cui 33 miliardi di prestiti e 10,6 miliardi di riallocazioni dalle risorse del quadro esistente esistente. Oltre alle risorse per l’Ucraina a 50 miliardi di euro (di cui 17 miliardi di euro di sussidi a fondo perduto e 33 miliardi di euro di prestiti) ci sono 2 miliardi per la gestione dell’immigrazione e delle frontiere e 7,6 miliardi per il vicinato e il mondo, 1,5 miliardi destinati al Fondo europeo per la difesa nell’ambito del nuovo strumento Step (Piattaforma di tecnologie strategiche per l’Europa); altri 2 miliardi di euro per lo strumento di flessibilità e infine 1,5 miliardi per la riserva di solidarietà e aiuto.  

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