Agenti assicurativi e pubblicitari sotto l'Enasarco, la rivolta delle categorie
Una norma della legge di bilancio prevede di inserire gli agenti sotto l'ente previdenziale. Lo Sna: inaccettabile SEDE CENTRALE ENASARCO FONDAZIONELegge di bilancio: agenti assicurativi e pubblicitari sotto Enasarco
Agenti, broker e subagenti assicurativi potrebbero dover aderire all’Enasarco. Lo prevede una norma spuntata nell’ultima bozza della legge di bilancio. Sotto l’Enasarco finirebbero anche agenti pubblicitari, venditori porta a porta e procacciatori d’affari, secondo quanto riporta Italia Oggi.
Demozzi (Sna): abrogare la norma
Il Presidente nazionale del Sindacato nazionale agenti (Sna) Claudio Demozzi “è immediatamente intervenuto in sede politico-istituzionale”, riporta il canale Sna Channel. In una nota trasmessa a numerosi esponenti parlamentari, Demozzi chiede “abrogare il punto 4 dell’art. 5-bis della Legge 2 febbraio 1973 n. 12 così come introdotto dall’art. 28 (disposizioni in materia di regime previdenziale nel settore dell’intermediazione del commercio) della Legge di Bilancio 2024”.
“La categoria degli agenti di assicurazione – sottolinea Demozzi – è già soggetta a trattamento previdenziale obbligatorio (Inps, Cassa di Previdenza Agenti, Fondo Pensione Agenti). Numerose sentenze della Corte di Cassazione hanno confermato l’esenzione degli agenti di assicurazione (rif. art. 343 D.Lgs 7 settembre 2005 n. 209) dagli obblighi Enasarco”.
La nuova norma – se approvata – finirebbe con l’introdurre “un ulteriore pesante aggravio a carico degli intermediari assicurativi tutti, non giustificato né giustificabile alla luce di quanto sopra e non sostenibile da tali micro imprese”.
L’allarme della Corte dei Conti
Sna Channel chiede sottolinea anche quali possano essere le motivazioni della norma. E ricorda in particolare una nota della Corte dei Conti “che a suo tempo aveva ammonito l’ente previdenziale degli agenti di commercio, chiedendo espressamente “un assiduo monitoraggio dei saldi delle attività istituzionali e del numero degli iscritti, stante la fase di incertezza economica, nazionale e internazionale, che potrebbe mettere a rischio, nel lungo periodo, la sostenibilità previdenziale“.
La Corte chiedeva, inoltre “il potenziamento degli uffici di vigilanza, delle strutture di gestione del rischio e delle risorse finanziarie, oltre al rafforzamento delle regole necessarie a una gestione più dinamica e mirata” al fine di garantire “le prestazioni previdenziali in favore degli iscritti”. Portare i 250 mila intermediari assicurativi in Enasarco, sottolinea Sna Channel, “potrebbe essere una tentazione”.