De Felice (Intesa): "Tre tagli quest'anno. Tassi giù dello 0,75%
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BanchePrimo piano Mar 19 marzo 2024

De Felice (Intesa): "Tre tagli quest'anno Tassi giù dello 0,75%"

L'economista prevede tre tagli a partire da giugno. Gli investimenti in quattro anni cresciuti del 20,4% sostenuti dall'innovazione digitale De Felice (Intesa): "Tre tagli quest'anno Tassi giù dello 0,75%"
Redazione Verità&Affari
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Miglioramento congiunturale

Sull’allentamento della politica monetaria la “nostra previsione è di un primo taglio dei tassi a giugno seguito da altri due ribassi nel corso del secondo semestre”. Così Gregorio De Felice, capo economista e responsabile studi e ricerche Intesa Sanpaolo, a margine della presentazione dell’analisi realizzata con Manageritalia sul ruolo dei servizi nei processi produttivi industriali. “Quindi – aggiunge – prevediamo un calo di 75 punti base nel corso del 2024. E nel 2025 stimiano un taglio di altri 75 punti base con un tasso di arrivo al 2,50% che potrà essere quello di politica monetaria”. Sulle prospettive di crescita in Italia, De Felice ha evidenziato che nel 2024 sono in “miglioramento dal punto di vista congiunturale. Il secondo semestre andrà meglio del primo grazie al recupero del potere d’acquisto delle famiglie italiane ed alla ripresa del ciclo degli investimenti privati e pubblici”.

Investimenti in crescita

Il calo del costo del denaro farà crescere gli investimenti che già adesso, comunque mostrano una buona tenuta.  Infatti  nel quadriennio 2019-22, sono cresciuti del 20,4 “sostenuti dagli investimenti digitali, che giocano un ruolo determinante nell’influenzare la crescita economica del paese”. In particolare “gli investimenti in proprietà intellettuale rappresentano la componente più dinamica della spesa, con una crescita del 36,3% in un’ottica di lungo periodo 2008-22. Dietro questo dinamismo c’è l’adozione del pacchetto incentivante transizione 4.0, più volte rimodellato e rifinanziato, che ha rivitalizzato l’industria ma anche gli annessi comparti dei servizi di mercato che sono a traino di questo processo di upgrading tecnologico. Agli incentivi per l’acquisto di beni e software si affiancherà ora Transizione 5.0, per spingere l’acceleratore sulla doppia transizione digitale e ambientale”

 

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