Microsoft, l'intelligenza artificiale si paga
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AperturaTech Mer 19 luglio 2023

Microsoft, l'intelligenza artificiale si paga. Così il titolo vola oltre i livelli dell'Ipo nel 1986

Dopo l'annuncio sull'Intelligenza artificiale, il titolo va oltre i livelli dell'Ipo del 1986. Per gli investitori ci sono grandi prospettive Microsoft, l'intelligenza artificiale si paga. Così il titolo vola oltre i livelli dell'Ipo nel 1986 Microsoft
Redazione Verità&Affari
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Il futuro di Microsoft è nell’intelligenza artificiale. E il mercato lo sa

Trecentosessanta dollari per azione. Per Microsoft si tratta di un  prezzo mai visto dal collocamento avvenuto nel lontano 1986. Come spiegano le banche d’affari, il merito è nelle prospettive del gruppo. In particolare l’attenzione del mercato è sulla decisione del gigante di software e cloud di far pagare 30 dollari al mese ai clienti aziendali che utilizzano Microsoft 356 Copilot, il suo chatbot basato sull’intelligenza artificiale integrato in Word, PowerPoint, Excel, Outlook e Teams.

Il prezzo del nuovo servizio è ben più alto di quello che gli analisti si aspettavano, ma, cosa forse più importante, dà un valore misurabile in termini semplici all’intelligenza artificiale. Si tratta di un vero cambio di passo rispetto alle indicazioni roboanti ma alquanto nebulose sulle potenzialità di questa nuova innovazione tecnologica. In dettaglio, la quota si va ad aggiungere all’abbonamento per Copilot, l’assistente di intelligenza artificiale che lavora sui programmi di Microsoft 365, e che potrebbe far salire i prezzi mensili per i clienti corporate fino all’83%. La questione non è da poco visto che nell’ultimo trimestre più di 382 milioni di persone hanno usato le versioni commerciali di Office 365.

Un mondo in cui stanno cambiando le regole

L’annuncio, in un certo senso paragonabile alle guidance di Nvidia a maggio, ha lasciato a bocca aperta tutto il mondo tech e della finanza che hanno iniziato a metabolizzare il cambio di passo. Di qui la reazione positiva del mercato con gli investitori che non solo hanno premiato il titolo Microsoft, ma hanno anche reagito puntando su azioni affini ribattezzate Meme Stock, intensificando un trend in corso da tempo soprattutto nel retail. 

Il MEME ETF, che ha come sottostante l’indice Solactive Roundhill Meme Stock Index,  ha infatti guadagna da inizio anno il 61%. Con picchi particolarmente significativi. Le azioni Coinbase, ad esempio, hanno sfiorano il +200% da inizio anno. Dietro a queste performance strabilianti ci sono gli investitori fai da te che spesso si muovono su indicazione di quel che emerge nei forum online. Tra questi, come misurato settimanalmente dalla American Association of Individual Investors, le aspettative di guadagno sono da inizio anno in aumento, la scorsa settimana è stato raggiunto il massimo dal 2021.

Non si tratta dell’unica novità in casa Microsoft

Il gruppo ha infatti anche avviato una partnership con Meta per Llama 2, una nuova generazione del modello linguistico già lanciato dall’azienda di Mark Zuckerberg e basato sull’intelligenza artificiale. Il proprietario di Facebook, Whatsapp, Instagram e ora anche Threads entra, così, sempre di più nell’agone dell’IA già presidiato da ChatGpt e Bard di Google.

Ma di che cosa si tratta esattamente? Llama 2 è un modello aperto (open source) e disponibile gratuitamente sia per la ricerca sia per uso commerciale. “È stato pre-addestrato su un volume di dati del 40% superiore rispetto a Llama 1 e sono stati apportati miglioramenti alla sua architettura – scrive Zuckerberg in un post ufficiale -. Per i modelli perfezionati, abbiamo raccolto più di 1 milione di annotazioni umane e abbiamo applicato il perfezionamento supervisionato e l’apprendimento rinforzato con il feedback umano, con risultati eccellenti in termini di sicurezza e qualità”.

In particolare “Llama 2 è progettato per consentire a sviluppatori e organizzazioni di creare strumenti ed esperienze basati sull’intelligenza artificiale – scrive Microsoft sul suo blog – Meta e Microsoft condividono l’impegno a democratizzare l’IA e i suoi vantaggi e siamo entusiasti che Meta stia adottando un approccio aperto con Llama 2». “Quando i software sono aperti – aggiunge Zuckerberg – più persone possono studiarli per identificare e risolvere potenziali problemi. In generale, credo che se l’ecosistema online fosse più aperto si otterrebbero maggiori progressi e questo è il motivo per cui stiamo rendendo Llama 2 open source”. 

Per Activision c’è tempo

L’operazione non si è conclusa nel termine previsto (18 luglio). Ma nulla esclude che si tratti solo di uno slittamento come riferisce il Wall Street Journal. Intanto nei giorni scorsi Microsoft ha portato a casa il via libera del tribunale federale della California. Secondo i giudici, il gruppo può procedere con l’acquisto del gigante dei videogiochi Activision Blizzard, una transazione del valore di 69 miliardi di dollari (62,7 mld di euro).

“La Corte ritiene che la Federal Trade Commission (Ftc) non abbia dimostrato che la concentrazione possa ridurre sostanzialmente la concorrenza” come spiega la sentenza. Con questa decisione Microsoft potrà rilevare Activision Blizzard che sviluppa i giochi ‘Call of Duty’, ‘World of Warcraft’ e ‘Diablò. Intanto presenterà delle proposte all’Autorità per la concorrenza britannica, la Competition and Markets Authority, per superare le preoccupazioni legate all’perazione. “Siamo pronti ad ascoltare qualsiasi proposta di Microsoft per ristrutturare la transazione in modo da affrontare le preoccupazioni sollevate nel nostro rapporto finale”, ha detto un portavoce della Cma. 

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