Intelligenza artificiale, perché Bard di Google non arriva in Europa
Google preferisce non rischiare lo stop da parte dei legislatori alla sua intelligenza artificiale Bard che per ora non arriva in EuropaL’intelligenza artificiale di Google, Bard, non arriva in Europa
Le meraviglie di Bard, ossia l’Ai di Google pronto a fra concorrenza a ChatGpt, presentata in grande pompa a Mountain View non sono al momento disponibili per gli utenti italiani e europei in genere. Le ricerche intelligenti sono al momento disponibili in 180 paesi, solo in inglese, mentre in Giappone e Corea anche in lingua, ma non nei paesi Ue.
Ovviamente Google ha promesso che Bard arriverà presto, ma una data non è stata annunciata. Il sospetto che sorge spontaneo è che una simile ritrosia che, oltre all’Italia, esclude anche Germania, Francia e Spagna e altri paesi Ue sia dovuta al fatto che Bruxelles e le Authority nazionali hanno già lanciato l’allarme e sono pronte e mettere paletti alle funzionalità estese dell’Intelligenza Artificiale. Non è un caso che l’Italia abbia fermato l’uso (e poi riammesso dopo qualche modifica) ChatGpt.
Ovvio che Google, che con Bruxelles ha aperto più di una vertenza, deve essere prudente prima di lanciare il suo prodotto che ha, come danni collaterali, anche il fatto di generare un altissimo volume di traffico. Infatti le risorse richieste da un motore di ricerca basato su intelligenza artificiale sono ovviamente superiori a quelle del pur efficiente “motore “ di Google che ha saputo battere, nel tempo, tutti i concorrenti. Secondo StatCounter, infatti lo scorso anno la quota di mercato globale nelle ricerche di Google era pari al 91,88%, seguita da Bing (il motore di Microsoft) al 3,19%, Yandex all’1,52%e Yahoo all’1,33%.
Google vuole preservare il suo vantaggio
Ed è per preservare questo enorme vantaggio che Google deve essere prudente ma anche realizzare l’Ai più “intelligente” dato che la sfida con il Bing di Microsoft si baserà proprio su questo. Non è un caso infatti che Microsoft abbia pesantemente investito, oltre 10 miliardi di dollari, in Open Ai ossia la società che ha sviluppato ChatGpt, il chatbot intelligente già disponibile da tempo in Europa e che fa tanta paura ai regolatori Ue.
Certo alla presentazione Bard ha fatto ottima figura: non trova solo spiegazioni testuali ma utilizza anche immagini ed è in grado di analizzare le foto grazie all’integrazione con Google Lens. Bard potrà riconoscere il contenuto di una foto e interagire basandosi sul contesto. E sarà anche integrato con Adobe Firefly. Insomma il motore è intelligente ma, per il momento, sta lontano dall’Europa dove i regolatori Ue gli hanno messo un po’ di paura.