Dopo Vodafone, Bt vuole licenziare quasi la metà dei dipendenti
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Primo pianoTlc Gio 18 maggio 2023

Dopo Vodafone, Bt vuole licenziare quasi la metà dei dipendenti

British Telecom prospetta 55 mila esuberi entro il 2030, ossia quando saranno finiti i lavori per la realizzazione della rete in fibra Dopo Vodafone, Bt vuole licenziare quasi la metà dei dipendenti
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Anche la big telefonica britannica British Telecom si prepara a un importante taglio del personale, proprio come annunciato da Vodafone. Ma se il gestore di telefonia mobile ha annunciato 11mila licenziamenti, l’ex-monopolista ne prospetta 55 mila entro il 2030, ossia quando saranno finiti i lavori per la realizzazione della rete in fibra. Il piano che è frutto, da un lato, della crisi che sta investendo il settore delle tlc e dunque dei  risultati particolarmente deboli annunciati da BT, che è in Borsa ha perso il 6% circa.

Il piano di ridimensionamento del personale che riguarda 55mila posizioni sui 139 mila dipendenti assunti dall’azienda britannica, da realizzare entro il 2028-2030.

BT ha chiuso  il 2023 con un utile ante imposte di 1,7 miliardi di sterline, inferiore agli 1,9 miliardi attesi, mentre l’utile netto è salito a 1,9 miliardi di sterline, dopo aver beneficiato di maxi deduzioni fiscali per la vendita di BT Sport, che hanno portato l’aliquota fiscale effettiva attorno al 10% dal 35% del 2022. I ricavi sono scesi dell’1% a 20,7 miliardi di sterline.

Cash flow rettificato in calo del 5% a 1,3 miliardi di sterline per effetto degli investimenti nella rete in fibra Openreach, che andrà a sostituire la vecchia rete in rame, portando la banda ultralarga in 25 milioni di case entro il 2026.

“Entro la fine del decennio BT Group si baserà su una forza lavoro molto più piccola e su una base di costi significativamente ridotta. Il nuovo Bt Group sarà un’azienda più snella con un futuro migliore – ha spiegato l’ad Philip Jansen – negli ultimi quattro anni il gruppo si concentra su un taglio dei costi, che ha prodotto 1,2 miliardi di risparmi negli ultimi tre anni”.

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