Vodafone, risultati esercizio in calo: 11 mila esuberi - V&A
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Primo pianoTlc Mar 16 maggio 2023

Vodafone, risultati esercizio in calo e 11 mila esuberi

Il colosso inglese delle tlc Vodafone ha chiuso risultati l'esercizio in calo a causa della flessione del mercato tedesco Vodafone, risultati esercizio in calo e 11 mila esuberi
Redazione Verità&Affari
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Vodafone, risultati esercizio in calo

(Teleborsa) – Vodafone ha chiuso l’esercizio fiscale 2022/2023 con un utile di 12,3 miliardi di euro, mentre l’utile rettificato prima di interessi, ammortamenti ed imposte (EBITDAaL adjusted) è sceso dell’1,3% a 14,6 miliardi di euro, risultando al di sotto della guidance, a causa dell’andamento debole del mercato tedesco.

I ricavi sono risultati in crescita dello 0,3% a 45,7 miliardi, guidati dal buon andamento dell’Africa, in parte compensato dal calo dei ricavi da servizi in Europa. Complessivamente, i ricavi da servizi hanno registrato una contrazione dello 0,6% poco sotto i 38 miliardi di euro. L’utile operativo è aumentato del 14,9% a 14,3 miliardi.

Il rallentamento della performance dell’anno fiscale è in linea con le attese. La Germania è rimasta sotto pressione con un calo dell’1,6% dei ricavi da servizi ed una discesa del 6,1% dell’utile rettificato.

Della Valle: “Dobbiamo cambiare”

“Oggi annuncio i miei piani per Vodafone. La nostra prestazione non è stata abbastanza buona”, ha ammesso la neoeletta ceo Margherita Della Valle, aggiungendo “Vodafone deve cambiare“.

Le mie priorità sono i clienti, la semplicità e la crescita. – ha aggiunto la manager – Semplificheremo la nostra organizzazione, eliminando la complessità, per riconquistare la nostra competitività. Riallocheremo le risorse per fornire il servizio di qualità che i nostri clienti si aspettano e stimolare una ulteriore crescita dalla posizione unica in cui si trova Vodafone Business”.

Il piano d’azione messo a punto da Margherita Della valle, che a fine aprile ha sostituito il precedente Ceo Nick Read, include tre priorità: un piano di semplificazioni che passa per un taglio della forza lavoro di 11mila unità, con semplificazione sia della sede centrale che dei mercati locali, un piano di crescita che include il risanamento in Germania, una continua azione sui prezzi e la review strategica del mercato spagnolo, un piano di investimenti che metta al centro il cliente ed il marchio.

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