Le precisazioni di Tantosvago: «Noi distributori di booking.com»
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Turismo
Turismo Ven 23 settembre 2022

Le precisazioni dell’ad di Tantosvago: «Noi distributori ufficiali di booking.com»

In riferimento all’articolo pubblicato su Verità&Affari del 21 agosto dal titolo Il caso Bankitalia ora viaggia solo con Unipol. Le precisazioni dell’ad di Tantosvago: «Noi distributori ufficiali di booking.com»
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

In riferimento all’articolo pubblicato su Verità&Affari del 21 agosto dal titolo «Il caso Bankitalia ora viaggia solo con Unipol. E ai sindacati le vacanze al rialzo non vanno giù», Matteo Romano, amministratore delegato di Tantosvago Srl Società Benefit specifica quanto segue

«Tantosvago è un distributore ufficiale di Booking.com e fornisce servizi in ambito welfare. Il sito web indicato nell’articolo contiene una molteplicità di riferimenti a Tantosvago (url, favicon, footer, privacy policy ecc.), per cui non vi è alcun intento fraudolento nei confronti del cliente. Coerentemente con quanto sopra precisato, l’indirizzo e-mail indicato nel footer del sito ([email protected]) rende ulteriormente chiaro all’utente che, tramite il sito, Booking operi mediante l’ausilio di Tantosvago. In considerazione del ruolo svolto da Tantosvago appare ragionevole che la stessa percepisca un compenso per l’attività svolta (gestione e manutenzione della piattaforma informatica, assistenza tramite un servizio di call center ecc.).

Ciò detto, l’articolo non considera le differenze strutturali tra mercato welfare e mercato consumer. Nel primo i servizi offerti dalle piattaforme possono essere acquistati tramite i cd. crediti welfare, crediti che non possono in nessun caso trasformarsi in denaro, come più volte chiarito da normativa e prassi vigente. Mercato welfare e consumer sono, pertanto, due canali di vendita ben distinti. Ciò comporta differenze sia sul numero di offerte pubblicate, sia sui relativi prezzi che sono dedicati a canali distributivi diversi.

Per rispettare i numerosi obblighi normativi in materia di welfare e per venire incontro alle esigenze delle strutture ricettive, è necessario che i pagamenti a queste ultime siano effettuati anticipatamente, di qui la riduzione di offerte pubblicate sul sito (dovendosi, pertanto, escludere le strutture che accettino solo pagamenti all’arrivo). Per quanto riguarda, invece, il tema dell’assicurazione, si premette che la polizza è offerta al momento da Nobis Compagnia di Assicurazioni S.p.A., compagnia specializzata nelle polizze nel settore turismo, e non da Unipol Sai. Trattasi di società, peraltro, che non è parte del gruppo Unipol Sai.

Poiché, come si è già illustrato, l’utente non può ottenere denaro a fronte di crediti welfare, l’assicurazione viene proposta nel pacchetto proprio per gestire il caso di rinuncia/impossibilità di partire verso una struttura ricettiva che preveda tariffe “non rimborsabili”, trattandosi dell’unico modo per offrire al cliente la possibilità (nel rispetto delle condizioni di polizza) di riottenere un credito da utilizzare per altri viaggi».

Condividi articolo