Sonova a sorpresa fa shopping e punta sulla Cina con Hysound group
Sonova, società di Zurigo in vetta al mercato degli apparecchi acustici, si espande in Cina e acquista Hysound Group.Sonova acquista Hysound
Solo quattro giorni fa aveva annunciato che il mercato degli apparecchi acustici era entrato in crisi, aggiustando al ribasso gli obiettivi per quest’anno. Ieri la sorpresa: Sonova, società di Zurigo in vetta al mercato degli apparecchi acustici, si espande in Cina. Con una catena di cliniche specializzate nella cura di ipoudenti e sordi. L’operazione che permetterà agli svizzeri di fare ingresso nell’area del dragone è l’acquisizione di Hysound Group, che, stando a quanto fa sapere Sonova, conterebbe oltre 650 dipendenti e avrebbe realizzato nel 2021 un giro d’affari in progressione di oltre il 10% a circa 32 milioni di franchi. I dettagli finanziari dell’operazione, che sarà ultimata nel secondo semestre 2022-2023, al momento restano riservati.
Ma dall’azienda comunicano che questo rilevamento consente a Sonova di rafforzare la sua presenza nell’Impero di mezzo, aggiungendo alla sua rete di distribuzione 200 cliniche in oltre 70 città cinesi. «La Cina è di gran lunga il più grande mercato ad alta crescita a livello globale, il che è particolarmente interessante a causa dell’invecchiamento della popolazione», ha spiegato il ceo di Sonova Arnd Kaldowski (anche ad di Sonova Ag, una consociata di Sonova Holding, oltre che consigliere d’amministrazione della European hearing instrument manufacturing association). Kaldowski ha aggiunto: «Prevediamo che la rapida crescita della loro classe media aumenterà fortemente l’attuale bassissima penetrazione degli apparecchi acustici nei prossimi cinque o dieci anni».
Verso l’indice Smi
A settembre Sonova prenderà il posto di Société générale de surveillance nel Smi, l’indice della borsa svizzera che comprende i 20 titoli principali per capitalizzazione e liquidità di mercato. Ma la notizia che aveva diffuso il 16 agosto, ovvero che dopo la chiusura del 2021 con 3,4 miliardi di franchi in ricavi e un utile netto pari a 664 milioni, «nei primi mesi del 2022, lo sviluppo di alcuni mercati chiave è stato più lento di quanto inizialmente previsto», aveva già mandato giù pure le quotazioni delle concorrenti sui mercati internazionali.
Le previsioni al ribasso
Il gruppo aveva valutato che l’aumento dei costi dei componenti e del trasporto unito all’inflazione galoppante avrebbe continuato a rappresentare una fonte di incertezza nei prossimi mesi. Il risultato: un taglio netto ai target per l’anno fiscale 2022-2023 sulla crescita del fatturato consolidato dal 17-21% al 15-19% e sull’ebitda dal 12-18% al 6-10%, entrambi a cambi costanti. E anche l’indebolimento del franco, stando alle valutazioni di Sonova, avrebbero pesato sulla profittabilità dell’azienda. L’annuncio dello sbarco in Cina ha ridato linfa vitale al titolo: Sonova nella giornata di ieri ha subito riportato un aumento del’1,95%, chiudendo a 282 franchi.