Euro, dollaro e sterlina: cosa succederà alle principali valute
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Risparmio Gio 06 ottobre 2022

Euro, dollaro e sterlina: cosa succederà alle principali valute

Come ci aspettavamo, la tendenza al ribasso del dollaro ha iniziato a rivelarsi insostenibile e si è assistito ad una controcorrezione. Euro, dollaro e sterlina: cosa succederà alle principali valute
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

L’andamento delle valute

Come ci aspettavamo, la tendenza al ribasso del dollaro ha iniziato a rivelarsi insostenibile e si è assistito ad una controcorrezione del DXY verso l’area 111/112 prima di una stabilizzazione a 111,00 durante una sessione asiatica favorevole al rischio. È difficile individuare un chiaro fattore scatenante per l’inversione del sentimento di rischio, e probabilmente i mercati non sono pronti a scommettere con maggiore convinzione su un rallentamento della politica restrittiva della Fed.

È l’analisi di Francesco Pesole, FX Strategist di ING, sulle principali valute. I mercati stanno tenendo d’occhio anche altre banche centrali, osserva il professionista. Mentre la Reserve Bank of Australia ha rallentato il ritmo degli aumenti martedì, la Reserve Bank of New Zealand ha rialzato di 50bp, segnalando che una mossa di 75bp è stata presa in considerazione e che altri aumenti sono in arrivo. A nostro avviso, per la Fed dovrebbe prevalere quest’ultima narrativa, quella dei falchi, che finirà per frenare la ripresa degli asset di rischio e offrire un ampio sostegno al dollaro.

Euro

Per il momento, continuiamo ad aspettarci che EUR/USD rimanga sotto pressione nella fascia 0,90-0,95 negli ultimi mesi dell’anno. Il nuovo pacchetto di sanzioni dell’UE suggerisce probabilmente una prolungata situazione di stallo con la Russia, mentre i mercati attendono maggiori dettagli sulla proposta di un tetto al prezzo del petrolio.

Sterlina

Sembra che la sterlina abbia continuato a riallinearsi con i movimenti delle altre valute europee, pur mostrando ancora segni residui di volatilità superiore alla media. Se è vero che la sterlina ha assorbito gran parte delle notizie negative durante le turbolenze del mercato britannico successive al mini-budget, ora sembra essere scambiata un po’ troppo sul lato forte, soprattutto se si considera che i rendimenti dei gilt e i credit default swap del Regno Unito rimangono ben al di sopra dei livelli di metà settembre.

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