Cartelle azzerate fino a mille euro e dimezzate a 3mila: l'annuncio
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CronacaPrimo piano Mar 15 novembre 2022

Cartelle azzerate fino a mille euro e dimezzate fino a 3mila, c'è l'annuncio

Tutte le cartelle di un valore inferiore a 1.000 euro possono essere cestinate". Lo ha dichiarato il viceministro all'Economia, Maurizio Leo. Cartelle azzerate fino a mille euro e dimezzate fino a 3mila, c'è l'annuncio MAURIZIO LEO SOTTOSEGRETARIO ECONOMIA
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Le cartelle da mille euro

“Tutte le cartelle di un valore inferiore a 1.000 euro possono essere cestinate”. Lo ha dichiarato il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ospite di Nicola Porro a «Quarta Repubblica». Il piano è del resto parte del programma elettorale del centrodestra che Leo ha stilato per la parte relativa al fisco e che prevede anche una sforbiciata del 50% per le cartelle fino a 3mila euro, oltre ad una due diligence per ripulire il magazzino di crediti inesigibili dell’Agenzia delle Entrate e della Riscossione. “In una situazione normale si dovrebbe togliere di mezzo questa massa di cartelle non riscuotibili” ha spiegato Leo facendo riferimento alle cartelle che riguardano soggetti deceduti o falliti.

“Sulle restanti bisogna fare una selezione. Se ci sono cartelle il cui ammontare non supera i 1.000 euro, i costi di riscossione sono più elevati rispetto a quello che si può riscuotere“, ha chiarito il viceministro ricordando che un provvedimento analogo fu adottato dal 2000 al 2010. “Ora se portiamo quella data e la spostiamo in avanti al 2015, tutte le cartelle di un valore inferiore a 1000 euro possono essere cestinate. Non perché vogliamo fare condoni, sconti – ha concluso -, ma perché gli oneri di riscossione sono più elevati”.

Le cartelle esattoriali

“Le cartelle esattoriali? Fermiamo il diluvio. Vi spiego noi che cosa vogliamo fare – ha chiarito Leo. -. Questa massa c’è perché nel corso del tempo si sono avvicendati tanti provvedimenti in base ai quali, dopo l’iter che parte dagli avvisi di accertamento spesso non onorati dai contribuenti, si traducono in cartelle esattoriali: in tutto 1.132 miliardi. Di questi, la Corte dei conti ci dice che se ne possono riscuotere solo il 6-7%» . Dal suo punto di vista, bisogna quindi concentrarsi solo sulla parte che realisticamente potrà essere incassata dallo Stato.

No a maxi-sanzioni 

L’obiettivo del governo di Giorgia Meloni è quindi fare pulizia nel bilancio delle Entrate ed incassare quanto possibile tentando di rateizzare i pagamenti. Lo stesso Leo ha di recente ricordato come il centrodestra ha proposto ai contribuenti morosi di rimettersi in carreggiata con la regola del 5 più cinque, ovvero il pagamento dell’intero importo dovuto con sanzioni e interessi pari al 5% della cifra e con un versamento dilazionato su cinque anni.

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