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AperturaEconomia Mar 04 luglio 2023

Ania, nel 2022 premi Rc auto in calo. Farina: "C'è bisogno di protezione dai rischi climatici"

Durante l'assemblea odierna dell'Ania è emerso che nel 2022 i premi Rc auto sono stati in calo. Mentre crescono i rischi climatici. Ania, nel 2022 premi Rc auto in calo. Farina: "C'è bisogno di protezione dai rischi climatici"
Redazione Verità&Affari
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Ania, nel 2022 premi Rc auto in calo

I premi Rc auto nel 2022 hanno segnato un ulteriore calo ma, complici gli effetti dell’inflazione, “dobbiamo però essere consapevoli che stiamo entrando in una nuova fase”. Lo ha detto la presidente dell’Ania Maria Bianca Farina all’assemblea dell’associazione precisando che “in dodici anni si è ridotto drasticamente il divario dei prezzi rispetto alla media europea, da 213 euro nel periodo 2008-2012 a 40 euro nel 2022, nonché quello tra le diverse aree del territorio nazionale”. A suo parere “si è trattato di sviluppi estremamente positivi, di cui hanno beneficiato tutti gli assicurati”.

Tuttavia siamo di fronte a una nuova fase: “Già nell’anno appena concluso, le imprese che operano nel ramo per 100 euro di premi incassati ne hanno pagati 108 per il risarcimento dei danni e per il sostenimento delle spese”. E per questo, ha aggiunto, “gli aumenti della frequenza e del costo medio dei sinistri hanno determinato nel primo trimestre di quest’anno un rialzo del premio medio pagato dagli assicurati, rialzo peraltro di entità molto contenuta rispetto all’andamento dell’inflazione”.

Secondo Farina “l’inversione del trend di lungo periodo evidenzia però, chiaramente, la necessità di riforme organiche del sistema che lo rendano sostenibile nel lungo termine”. Tra queste cita la modifica dell’imposizione fiscale sui premi, molto penalizzante nel confronto con gli altri paesi europei, la revisione “non più rinviabile per garantire l’equità e il carattere inclusivo delle norme”, la definizione univoca del risarcimento dei danni per lesioni gravi alla persona, “che sembra essere finalmente in dirittura d’arrivo”.

Farina: “C’è bisogno di protezione dai rischi climatici”

Inoltre, per Farina “il cambiamento climatico non è più semplicemente un rischio, ma una realtà”, precisando che l’Italia ha “bisogno di protezione dai rischi” e a autorità e governo dice che “noi ci siamo”. Parlando dei costi delle catastrofi, ha ricordato che “se si includono anche i terremoti, la quota di danni assicurati in Italia non supera oggi il 14% del totale: è di gran lunga il dato più basso fra i principali paesi europei”. Quindi, è “chiara la strada da intraprendere”: un sistema pubblico-privato fondato su mutualizzazione dei rischi e prevenzione.

“In un 2022 particolarmente complesso le compagnie di assicurazione hanno confermato la loro solidità”, ha aggiunto Farina, all’assemblea dell’associazione precisando, tuttavia, che la redditività si è ridotta: “Nei rami danni, nonostante la crescita della raccolta, si sono sentiti gli effetti dell’inflazione che ha provocato un aumento delle componenti di costo”.

Lo scorso anno gli investimenti sono stati pari a 900 miliardi e “gli indici di solvibilità sono rimasti pressoché stabili a livelli di assoluta sicurezza: due volte e mezzo i minimi di legge, in linea con la media europea”. L’Italia, comunque, è ancora sottoassicurata. “L’incidenza dei premi danni non auto sul Pil – ha osservato Farina – è ancora pari all’1,1%, rispetto alla media europea del 2,3%“.

Quanto al 2023 “il primo trimestre ha confermato l’evoluzione positiva dei premi danni non auto, in aumento dell’11,4% rispetto allo stesso periodo del 2022″. Infine “l’intelligenza artificiale, a cui sono e saranno sempre più ispirati i nostri progetti innovativi, potrà essere motore dello sviluppo e del rilancio del nostro Paese. Il settore assicurativo, infatti, potrà rappresentare un importante punto di riferimento e un determinante volano di cambiamento”, sono state le parole di Farina all’assemblea dell’associazione, nella capitale.

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