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AperturaAuto Lun 12 febbraio 2024

Biden finisce sotto l'auto elettrica: l'80% dei dealer boccia il green

Il tema delle vetture a spina irrompe nel duello per la Casa Bianca. Trump all'attacco: "Se vinco io alzerò un muro contro la Cina". Intanto anche Jaguar torna sui suoi passi Biden finisce sotto l'auto elettrica: l'80% dei dealer boccia il green JOE BIDEN PRESIDENTE USA
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

L’auto elettrica entra nella campagna elettorale americana e quello che rischia di finire in testacoda è Biden. A riaccendere le polveri contro la transizione green ci hanno pensato i quasi 5mila dealer dell’auto che hanno scritto al presidente Usa una seconda lettera (la prima era del novembre scorso) in cui chiedono un ripensamento sui tempi della transizione. I concessionari si fanno forti di un recentissimo sondaggio secondo cui 8 rivenditori su 10 appaiono  critici sulla politica del governo americano verso l’industria automobilistica.

Di più. Alla domanda se i veicoli elettrici presso la propria concessionaria stiano suscitando “molto interesse o vendite da parte dei clienti”. Il 62% ha risposto con un “no” dichiarando che l’amministrazione Biden ha avuto un impatto negativo sulle loro attività nel 2023. La presa di posizione arriva a due mesi dalla sollevazione dei rivenditori dei marchi General Motors che avevano minacciato di cancellare dai propri listini la Buick se il gigante di Detroit non avesse ritirato l’obbligo di rivoluzionare le strutture di vendita in funzione dell’auto elettrica. Una protesta che da Gm in queste settimane si sta tra l’altro estendendo ad altre Case.

Intanto Trump attacca il “verde” Biden

Una protesta di cui Donald Trump si è fatto paladino. L’ex presidente Usa pronto a tornare alla Casa Bianca proprio in queste ore ha lanciato un nuovo avvertimento alle Case automobilistiche cinesi ed europee sul fronte dell’auto elettrica. Il tycoon, in caso di rielezione, ha infatti promesso “tariffe straordinariamente punitive” sui veicoli prodotti all’estero. Trump, secondo l’agenzia di stampa Bloomberg, avrebbe già parlato con i suoi consulenti della possibilità di bloccare completamente l’importazione sul mercato statunitense di auto elettriche prodotte in Cina, oppure assemblate in Europa o in Messico con componenti di origine cinese.

Considerando che tutte le principali Case europee hanno già stabilimenti in Usa, il muro di Trump è pensato proprio contro Pechino. Lo sfidante di Biden alle elezioni del prossimo autunno ha più volte attaccato L‘Inflaction reduction act, il maxi piano da 750 miliardi voluto da Biden per spingere la svolta green negli Usa. Una buona parte di questa cifra è legata alla mobilità elettrica che però, negli Stati Uniti come in Europa, non sta dando risultati sperati con una domanda di auto a spina ben inferiori a quanto previsto.

L’auto elettrica sprofonda in Europa

Anche il gruppo Jaguar Land Rover ha intanto annunciato di aver modificato la propria strategia, decidendo di rallentare il lancio dei modelli elettrici e di aumentare il suo impegno su quelli Plug-in. “La scelta – spiega la Casa in un comunicato, –  è stata fatta per adeguarsi alle attuali dinamiche di mercato che vedono un rallentamento della domanda di auto elettriche”. La decisione di Jaguar arriva a pochi giorni dalla stessa inversione di marcia da parte di Ford. Ma la lista di chi sta sterzando rispetto al “tutto elettrico” è lunga e comprende altri giganti dell’auto tra cui Volkswagen e Bmw. D’altra parte i dati di vendita sono pessimi: a gennaio in Germania, culla della rivoluzione green,  le vendite di auto a spina sono crollate del 55%. E il dato del mese scorso fa il paio con il crollo choc di dicembre. A far precipitare la richiesta è stata la fine dei maxi incentivi decisa dal governo tedesco.

 

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