Dal Superbonus agli scaglioni Irpef: nodi del CdM di fine anno - V&A
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AperturaGoverno Gio 28 dicembre 2023

Dal Superbonus agli scaglioni Irpef: i nodi da sciogliere nel CdM di fine anno

Dopo che nel pomeriggio di ieri a Palazzo Chigi si è riunito un pre-Cdm, in vista del Consiglio dei ministri di oggi. Dal Superbonus agli scaglioni Irpef: i nodi da sciogliere nel CdM di fine anno
Redazione Verità&Affari
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(Teleborsa) – A pochi giorni dalla fine dell’anno, è tempo di Milleproroghe: nel pomeriggio di ieri a Palazzo Chigi si è riunito un pre-Cdm, in vista del Consiglio dei ministri di oggi. Sul tavolo, anche l’esame di tre decreti legislativi in materia di adempimento collaborativo, contenzioso tributario e diritti del contribuente.

Occhio al Superbonus

In tema proroghe, il dossier più caldo è certamente quello legato al Superbonus: il 31 dicembre 2023 sarebbe, infatti, l’ultima data utile per produrre fatture rimborsabili al 110% mentre si fa strada la proposta di un Sal straordinario senza proroghe né oneri il Superbonus (che, numeri alla mano, pesa sulle casse dello Stato per 4,5 miliardi) In pressing sulla proroga, in particolare, Forza Italia, con il Vicepremier Tajani che sottolinea che si lavora” per una proroga soprattutto per chi ha i lavori oltre il 70% vedremo se nel Milleproroghe o in altre soluzioni legislative”.

Proroga per lo smart working

Sul tavolo anche lo smart working prorogato, fino al 31 marzo, con il decreto anticipi ma solo nel settore privato, sia per i fragili che per i genitori di under 14, resta il “nodo” del pubblico, dove lo smart working attualmente è consentito (fino al 31 dicembre) solo ai lavoratori fragili.

Torna oggi in Consiglio dei ministri anche il decreto legislativo sui tre scaglioni Irpef, in attuazione della delega fiscale. L’esame definitivo del provvedimento, già all’ordine del giorno della riunione del 19 dicembre, era stato rimandato al Cdm successivo per un approfondimento tecnico in coerenza con la legge di Bilancio, che tre giorni dopo è stata approvata in prima lettura dal Senato.

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