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AperturaLavoro Ven 05 aprile 2024

Gdo, Lidl rompe con Federdistribuzione e i sindacati proclamano un nuovo sciopero

Trattative ancora in alto mare che hanno spinto i sindacati di categoria a indire una nuova agitazione di 8 ore. Gdo, Lidl rompe con Federdistribuzione e i sindacati proclamano un nuovo sciopero
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Ancora tenzioni nel mondo della grande distribuzione organizzata. Lidl Italia ha annunciato la decisione di uscire da Federdistribuzione “con effetto immediato, a seguito del continuo ed eccessivo protrarsi delle negoziazioni per il rinnovo del CCNL della Distribuzione Moderna Organizzata, scaduto nel 2019”. L’azienda applicherà il CCNL già rinnovato da Confcommercio che prevede aumenti salariali e una tantum già definiti.

In una nota infatti Lidl ha sottolineato che “tale decisione è maturata con l’obiettivo di dare risposte concrete e immediate ai propri 22 mila dipendenti, che hanno visto in questi anni una progressiva erosione del proprio potere d’acquisto a causa dell’inflazione”. “Da quattro anni i nostri collaboratori – ha osservato il presidente di Lidl Italia Massimo Silvestriattendono il rinnovo del CCNL ed è per noi inaccettabile che le trattative si siano ulteriormente arenate per dinamiche che esulano dai loro bisogni. Il prolungato immobilismo nella trattativa ha introdotto incertezze che intendiamo subito superare per il senso di responsabilità che abbiamo nei confronti delle nostre persone”.

Nuova agitazione in arrivo

Trattative ancora in alto mare che hanno spinto i sindacati di categoria a indire un nuovo sciopero di 8 ore. “Lo sciopero proclamato il 30 marzo ha avuto una straordinaria adesione: le lavoratrici e i lavoratori a cui si applica il Contratto nazionale della Distribuzione Moderna Organizzata hanno rivendicato, e continuano a rivendicare, un rinnovo del contratto nazionale dignitoso”. Lo affermano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che hanno proclamato ulteriori 8 ore di sciopero, declinate a livello territoriale.

I sindacati proseguiranno la mobilitazione fino a quando non sara’ rinnovato il contratto. “Federdistribuzione è l’unica parte datoriale che ha tentato di peggiorare le condizioni dei lavoratori con un pesante intervento sulla classificazione del personale, con inevitabili ricadute sul salario, e con richieste derogatorie alla regolamentazione dei tempi determinati volte ad una precarizzazione delle condizioni di lavoro” hanno affermato le tre sigle del terziario in una nota. “I rinnovi dei Contratti nazionali Tds e Distribuzione cooperativa non hanno comportato nessun peggioramento della parte normativa. Anzi, hanno migliorato, anche significativamente, taluni istituti contrattuali di indubbio interesse per le lavoratrici ed i lavoratori”. “Federdistribuzione – concludono i sindacati – deve abbandonare le velleità di peggiorare le parti normative del contratto: non è quella la distintivita’ di cui ha bisogno il moderno retail”

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