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AperturaEnergia Lun 22 gennaio 2024

Il nucleare vale 45 miliardi di euro. EY: "Italiani favorevoli se taglia i costi delle bollette"

Per la società di consulenza l'impatto dell'atomo sull'economia nazionale sarebbe importante. E gli italiani non sono così contrari... Il nucleare vale 45 miliardi di euro. EY: "Italiani favorevoli se taglia i costi delle bollette"
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

L’energia nucleare torna di attualità. Lo sottolinea il nuovo studio pubblicato da EY L’energia nucleare è sul punto di una rinascita, secondo cui l’impatto economico, comprensivo degli effetti diretti e indiretti, in Italia ammonterebbe a circa 45 miliardi di euro. Si prevede, infatti, una generazione di valore aggiunto di 45 miliardi di euro, accompagnata da un risparmio di 400 miliardi rispetto a uno scenario basato solamente su fonti rinnovabili e centrali convenzionali. In termini occupazionali, si prevede la creazione di oltre mezzo milione di posti di lavoro a livello nazionale entro il 2050, così come la creazione di 52 mila nuovi posti di lavoro a tempo pieno nel breve termine, esclusivamente legati alla fase di costruzione.

Così si combatte il cambiamento climatico

“La strada per la decarbonizzazione richiederà un approccio completo e diversificato alla produzione di energia” sottolinea Paola Testa, EY Europe West Energy & Resources Consulting Leader. “In questo contesto, l’energia nucleare sta emergendo come uno strumento essenziale nel combattere il cambiamento climatico. Per questo, anche in Italia, risulta determinante la collaborazione tra istituzioni, mondo accademico e industriale per consolidare il percorso verso la transizione energetica di cui questa energia ne rappresenta il futuro. Il Paese dispone già di forti competenze in materia, soprattutto sulla filiera, ma sarà fondamentale consolidare gli investimenti e superare le sfide legate all’adozione di tale tecnologia per trasformarle in opportunità di crescita e sviluppo”.

Sulla base delle stime di EY, si nota che l’impatto benefico del progetto di cooperazione europea ‘Iter’, attualmente in fase di sviluppo, potrebbe raggiungere 15,9 miliardi di euro all’interno dell’economia europea, considerando i vantaggi legati alla ricerca, allo sviluppo e alle competenze richieste sul mercato del lavoro, nonché i benefici ambientali. A questi si aggiungerebbero più di 70 mila nuovi posti di lavoro da creare entro il 2030 all’interno dell’Unione europea, con l’Italia come principale beneficiaria.

Gli italiani sono a favore sole se…

A questo proposito, dallo studio emerge che il sentiment circa il nucleare nel nostro Paese registra il 54% degli individui che vede con favore il ritorno dell’energia nucleare nel Paese, a patto che serva a ridurre significativamente l’ammontare dei costi in bolletta; il 20% favorevole al nucleare in qualunque caso; infine, il 26% degli intervistati contrario.

Rispecchiando le tendenze nazionali, osserva EY, il comune piemontese di Trino, ha recentemente deciso di proporsi come sito per il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Questa decisione giunge a seguito delle obiezioni sollevate da molti dei comuni originariamente identificati come possibili candidati. Questo passo proattivo rappresenta un segnale positivo anche in termini di accettazione sul tema.

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