Pasticceria Martesana, dal panettone con Moschino all'estero - V&A
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AperturaImprese Dom 10 dicembre 2023

Pasticceria Martesana, dal panettone con Moschino all'espansione estera

Grazie allo store online la storica pasticceria milanese adesso spedisce i suoi dolci in Germania, Francia e Spagna. Pasticceria Martesana, dal panettone con Moschino all'espansione estera
Mikol Belluzzi
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Mikol Belluzzi

Un accordo con Moschino e la volontà di continuare a espandersi in Lombardia e all’estero. Il Natale di Martesana, storica pasticceria milanese fondata nel 1966 dal maestro Vincenzo Santoro che nel 2021 ha ceduto il 60% ai fondi di private equity Eagle Capital Ventures, Mega Holding e ad altri soci finanziari, ha in serbo parecchie novità. Grazie anche al boom di consumi del panettone, che piace tantissimo all’estero dove sta scalzando i dolci natalizi tradizionali locali.

“La partnership con Moschino è molto importante per noi perché vediamo degli elementi artistici in comune tra la moda e la pasticceria” sottolinea a Verità e Affari Luca Tartaglia, direttore generale dell’azienda pasticcera. “E poi questo accordo è fondamentale per innalzare il valore del brand Martesana. Per Moschino è un modo per diversificare in un settore nuovo, mentre per noi è importante per farci conoscere su nuovi mercati”.

Il panettone, di cui Vincenzo Santoro è un maestro riconosciuto, sta avendo un grande successo non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Un’opportunità per voi?

“Certo, perché la nostra ambizione è di portare i prodotti Martesana all’estero e per questo dal nostro store online adesso spediamo in Germania, Francia e Spagna. Posso confermare che è davvero esplosa la moda del panettone anche se per noi è una tradizione lunga 60 anni. Da quando abbiamo rilevato la maggioranza di Martesana nel 2021, la produzione di questo dolce tradizionale è raddoppiata, grazie anche all’investimento da 500mila euro per ampliare il laboratorio di produzione a Sesto san Giovanni, alle porte di Milano”.

Vendite online e nuovi locali. Possiamo tracciare un bilancio di come sta andando il 2023?

“Il canale online sta crescendo in modo importante e il punto vendita che abbiamo aperto a Milano in Corso di Porta Romana sta registrando dei numeri superiori alle attese.  Oggi sotto la Madonnina abbiamo 5 locali, di cui uno in franchising, un canale che però non abbiamo interesse a far crescere. Posso dire che dal 2021, anno del nostro ingresso in azienda, siamo ormai proiettati verso un raddoppio del fatturato”.

Quali sono i vostri obiettivi futuri?

“Uscire da Milano, restando in Lombardia, perché vogliamo continuare a produrre tutto con la stessa qualità nel laboratorio di Sesto San Giovanni. Comunque stiamo rafforzando il canale online con partnership importanti e guardiamo anche all’estero. Stiamo ragionando anche sul posizionamento in stazioni ferroviarie e aeroporti, ma si può entrare solo con accordi di franchising e per noi si apre un tema su come poi vengono gestiti questi accordi”.

Il panettone artigianale, però, sta diventando sempre più costoso…

“Questo Natale abbiamo aumentato il prezzo del nostro panettone tradizionale soltanto di un euro nonostante la crescita dei costi dell’energia, della logistica e delle materie prime. Abbiamo scelto di non trasferire questi aumenti sui nostri clienti ma di fare solo un piccolo ritocco simbolico”.

Anche Pasticceria Martesana ha difficoltà a reperire il personale?

“Certo e io lo chiamo il virus del 2023, una situazione disastrosa, per cui si fa fatica a mettere in piedi una squadra nei bar e nel laboratorio. E questo nonostante noi alla sera chiudiamo alle 20. Da gennaio scorso, solo oggi respiriamo un po’ ma c’è voluto un anno di lavoro. Milano è una città cara ma per le nostre posizioni abbiamo stipendi medi più alti e cerchiamo anche personale straniero che abbia voglia di mettersi in gioco”.

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