Salvini: "Fermeremo Bruxelles su auto Euro 7". Le Case contro l'Ue
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AperturaAuto Mer 17 maggio 2023

Salvini: "Fermeremo Bruxelles sulle auto Euro 7". Anche le Case contro l'Ue

L'Italia, con altri partner, è pronta a bloccare la normativa Ue Euro 7. Lo ha detto il ministro Matteo Salvini Salvini: "Fermeremo Bruxelles sulle auto Euro 7". Anche le Case contro l'Ue TRAFFICO A MILANO
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

In Europa si sta creando un fronte per bloccare la normativa Euro 7

Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini che si è detto contrario alla decisione di inasprire i limiti delle emissioni dei veicoli diesel a partire dal 1° luglio 2025 per auto e furgoni e dal 1° luglio 2027 per autobus e camion. “La proposta sull’Euro 7 è chiaramente sbagliata e nemmeno utile dal punto di vista ambientale” ha affermato Salvini.  Con l’Italia nel fronte del “no” ci sarebbero Francia, Repubblica Ceca, Romania, Portogallo, Slovacchia, Bulgaria, Polonia e Ungheria. “Ora siamo una minoranza – ha aggiunto il ministro –  ma vogliamo diventare maggioranza”.

Anche le Case sono contrarie

Anche le case automobilistiche hanno più volte espresso perplessità nei confronti delle nuove norme, ritenendole troppo costose, affrettate e inutili. Secondo i costruttori gli investimenti per rispettare le nuove regole sono eccessivi, visto che si tratta di un vero e proprio cambio di tecnologia e non di un adeguamento come invece è stato per il passaggio da Euro 5 a Euro 6 ed inoltre così si toglie denaro che potrebbe essere investito nello sviluppo di auto elettriche o per altra tecnologia green. Per altro l’investimento su Euro 7 non potrà essere ripagato a lungo termine, visto che dal 2035 le auto con motore a benzina e diesel non potranno più essere vendute.

L’Acea (l’associazione europea dei costruttori di automobili) parla di un aumento medio di 2.000 euro per il costo delle auto nuove, il tutto per via dei forti investimenti necessari ad adeguare le emissioni a quel “5% di condizioni di guida mancanti rispetto all’attuale Euro 6”. L’Anfia, l’associazione che rappresenta la filiera italiana dell’automobile, ipotizza invece un aumento medio del 3% per il prezzo delle auto e definisce l’Euro 7 così com’è ora una proposta “incompleta e approssimativa“, “incongruente e decisamente gravosa”, oltre che “inaccettabile nel suo impianto”.

Cosa prevede la normativa Euro 7

I nuovi standard Euro 7 prevedono limiti uguali per auto a benzina e diesel, con limiti di NOx fissati a 60 mg/km. L’intenzione è di introdurre anche un nuovo limite per le emissioni di ammoniaca, portando il valore massimo a 20 mg/km. L’Euro 7 andrà a sostituire l’Euro 6 e sarà la prima norma a regolamentare anche le emissioni di particolato proveniente dai freni e quelle di microplastica dai pneumatici.

A Bruxelles ambientalismo fuori dalla realtà

La Commissione europea sostiene invece che queste misure siano necessarie anche in vista di questo passaggio dai motori termici a quelli elettrici per ridurre le emissioni nocive derivanti dal traffico veicolare. Soprattutto perché i veicoli venduti nei dieci anni tra il 2025 e il 2035 continueranno a circolare anche negli anni successivi. Una Commissione che solo due mesi fa aveva dovuto fare però parziale dietrofront sulla legge relativa allo stop alle vendite di auto a  benzina e diesel dal  2035.

La prima stesura del regolamento imponeva infatti il passaggio, da quella data, alla commericializzazione delle sole auto elettriche. Contro il diktat si era creata una “minoranza di blocco” capitanata dall’Italia che aveva conseguito il risultato di inserire anche gli e-fuel nelle tecnologie permesse. In quel caso l’Italia non aveva però ottenuto il via libera per i bio carburanti.

Una battaglia counque rinviata al 2026, data in cui la Commissione si è impegnata ad effettuare una verifica della transizione green e nel caso apportare modifiche al regolamento. Anche nel caso Euro 7 si sta quindi formando una coalizione contro un ambientalismo intransigente e fuori dalla realtà.

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