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AperturaFamiglie Lun 31 luglio 2023

Tassi, Fabi: "Shock finanziario in arrivo per le famiglie che perdono potere d'acquisto"

In base all'analisi della Fabi, le famiglie italiane sono sempre più in difficoltà. E quelle del Sud pagano di più per mutui e prestiti. Tassi, Fabi: "Shock finanziario in arrivo per le famiglie che perdono potere d'acquisto" Prestiti e mutui
Redazione Verità&Affari
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Tassi, Fabi: “Shock finanziario per le famiglie che perdono potere d’acquisto”

La Fabi, Federazione autonoma bancari italiani, ha lanciato l’allarme sugli stipendi nel nostro Paese: secondo le stime, avverte, un punto percentuale degli stipendi delle famiglie italiane viene “mangiato” dai tassi d’interesse su mutui, prestiti e credito al consumo. A proposito di mutui, continua l’organizzazione, l’Italia risulta divisa in due.

Reddito eroso dai prestiti

In un rapporto sui tassi, la Fabi parla di “shock finanziario” in arrivo per le famiglie e di reddito progressivamente eroso. Nel dettaglio, i bancari spiegano che un punto percentuale degli stipendi delle famiglie italiane è “mangiato” dai tassi d’interesse su mutui, prestiti e credito al consumo: la quota delle rate rispetto al reddito disponibile è passata dal 9,50% del 2019 al 10,55% di marzo scorso e, visti i successivi aumenti del costo del denaro, secondo le stime questa percentuale è destinata salire.

I tassi sono più alti al Sud

Le famiglie residenti nelle aree settentrionali godono, invece, di condizioni sui mutui più favorevoli: nel Nord Ovest la media dei tassi è pari al 4,09%; nel Nord Est i tassi medi sono quelli più bassi d’Italia, cioè 3,99%.

“Le differenze territoriali sul costo dei mutui dipendono da alcuni fattori di rischio: il Sud e le Isole sono più indietro economicamente rispetto al Nord. I casi di fallimenti di imprese o difficoltà economica sono numericamente più rilevanti e le famiglie faticano a pagare le rate dei prestiti e dei mutui. Per le banche il fattore rischio quindi è maggiore, anche se negli ultimi tempi c’è più disponibilità da parte degli istituti di credito e più sensibilità rispetto a prima ai problemi di famiglie e imprese”, spiega il segretario della Fabi Lando Maria Sileoni.

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