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FamigliePrimo piano Lun 30 gennaio 2023

6,8 milioni di famiglie indebitate: rischiano con il rialzo tassi Bce

In attesa della Banza centrale europea il 2 febbraio, la Fabi ha analizzato gli aumenti su mutui e prestiti già subiti dalle famiglie 6,8 milioni di famiglie indebitate: rischiano con il rialzo tassi Bce Prestiti e mutui
Redazione Verità&Affari
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La spada di Damocle della Bce pesa sugli italiani

Il prossimo appuntamento è previsto per il 2 febbraio data in cui l’Eurotower deciderà se ritoccare nuovamente al rialzo i tassi d’interesse. Con tutti gli annessi e connessi per i finanziamenti contratti da 6,8 milioni di famiglie italiane, pari al 25% del totale. Su di loro si è concentrata un’indagine della Federazione autonoma bancari italiani che, dati alla mano, ha analizzato come è cambiato il credito alle famiglie del nostro Paese. 

Dallo studio emerge innanzitutto che tre milioni e mezzo di famiglie hanno contratto un debito per acquistare casa. Per loro l’aumento dei tassi della Bce è stato evidentemente più pesante dato l’importo più consistente di un mutuo rispetto ad un finanziamento per il credito al consumo. 

Raddoppiate la rate per i mutui a tasso fisso

Nel corso del 2022, secondo quanto emerge dall’analisi della FABI, la politica monetaria restrittiva della Bce ha notevolmente incido sul reddito disponibile delle famiglie. Per quanto riguarda i nuovi mutui, le rate di quelli a tasso fisso sono quasi raddoppiate, mentre per quelli a tasso variabile il rimborso mensile è salito del 24%. Sono rimaste costanti le rate dei vecchi mutui a tasso fisso, cioè quelli erogati tra fine del 2021 e inizio 2022. Le rate dei vecchi mutui a tasso variabile sono cresciute in media del 43%:

In pratica, chi  pagava una rata di circa 500 euro al mese, oggi paga, al mese, 715 euro ovvero 215 euro in più. Quanto ai tassi d’interesse, sui nuovi mutui a tasso fisso si è passati da un saggio di circa 1,8% ad oltre il 4% con le rate mensili che in alcuni casi sono anche raddoppiate.

I nuovi mutui a tasso variabile sono passati dallo 0,6% al 2,8%. In pratica, per un prestito da 150.000 euro della durata di 20 anni la rata mensile oggi è di 825 euro, ben 160 euro in più (+24%) rispetto a quella che si sarebbe ottenuta un anno fa ovvero 665 euro. 

Secondo le simulazioni della FABI, un mutuo da 200.000 euro, con tasso 3,9%  della durata di 25 anni comporta oggi una rata mensile 1.056 euro. Un mutuo da 100.000 euro, con tasso 3,7%, sempre della durata di 25 anni, prevede una rata mensile è 517 euro.

Più costosi anche i piccoli finanziamenti

Alla fine del 2021 il tasso d’interesse medio era dell’8,1%, mentre attualmente si attesta al 10,9%. Così per comprare un’automobile da 25.000 interamente a rate, con un finanziamento da 10 anni, il costo totale passa da 37.426 euro a 42.272 euro, con una differenza complessiva di 4.847 euro (+13%). Per acquistare una lavatrice da 750 euro interamente a rate, con un finanziamento da 5 anni, il costo totale passa da 942 euro a 1.012 euro, con una differenza complessiva di 70 euro (+7,5%).

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