Crolla la vendita di auto elettriche in Germania
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AutoPrimo piano Mer 06 marzo 2024

Crolla la vendita di auto elettriche in Germania: a febbraio -15,4%

Imprevisto tracollo della richiesta di auto a "spina" nel Paese più green dell'Ue. Un dato che fa il paio con quello italiano dove gli acquisti di Bev sono sprofondati del 16%. Crolla la vendita di auto elettriche in Germania: a febbraio -15,4% TESLA MOTORS RICARICA AUTO ELETTRICA
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Tracollo a febbraio delle vendite di auto elettriche in Germania. A fronte del +5,4% complessivo annuo delle registrazioni di auto nuove (217.388 il totale), le vendite di veicoli elettrici si sono fermate a 42.054 con un calo del 5,3% rispetto a un anno fa. La flessione è dovuta alla netta contrazione delle auto a batteria elettrica (Bev): -15,4% rispetto a febbraio con 27.479 registrazioni per una quota sul totale del 12,6% a fronte del 18,4% dell’intero 2023. Le immatricolazioni di plug-in hybrid sono invece cresciute del 22,3% a 14.575 veicoli, pari a una quota del 6,7% sul totale auto passeggeri. Nei primi due mesi dell’anno le plug-in hybrid sono cresciute del 39,5% rispetto a un anno fa. “Un balzo quello delle ibride – spiega  l’associazione dei costruttori Vdik, – dovuto soprattutto al confronto con il 2023 quando le vendite erano crollate a causa della fine dei sussidi”.

Più chiarezza sul futuro dei motori

“La crescita complessiva del mercato dimostra che la domanda di mobilità individuale resta elevata – ha commentato Reinhard Zirpel, presidente di Vdik.  – Allo stesso tempo vediamo chiari segnali di un rallentamento nel mercato dei veicoli elettrici e una grande incertezza tra i consumatori. Abbiamo bisogno di decisioni chiare a livello politico – ha concluso Vdik – per dare fiducia a che intende cambiare l’auto”.

Come in Italia

Il tonfo delle vendite delle auto a spina arriva a poche ore dal “calo fotocopia” del mercato italiano. Anche nel nostro Paese, infatti, a fronte di una forte crescita delle vendite di auto nuove, si è registrato il crollo della richiesta di elettrico (- 16%). Anche per l’italia le associazioni di categoria chiedono chiarezza e sostegni al green. In realtà il governo Meloni ha già varato un primo pacchetto di incentivi a gennaio a cui ne seguirà un altro a breve.

Neppure i bonus, però, hanno smosso i consumatori che hanno attinto a piene mani al monte incentivi per l’endotermico (benzina, diesel, ibrido) lasciando nelle casse dello Stato i fondi destinati alla “spina”. Resta il fatto che il dato negativo tedesco preoccupa i costruttori ben più dello scivolone italiano. La Germania infatti è stata da sempre considerata l‘apripista del green con gli automobilisti più propensi di altri a campiere una scelta tanto radicale (anche grazie al fatto che la rete di centraline di rifornimento è ben più capillare che in altre nazioni Ue. Ecco invece ora la imprevista frenata di inizio 2024 che rischia di scombinare i piani ai campioni dell‘ambientalismo ideologico di Bruxelles  che hanno decretato la fine di benzina e diesel nel 2035 senza fare i conti con il mercato.

 

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