Renault e Nissan ci riprovano: intesa e scambio azionario
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AutoPrimo piano Mer 08 novembre 2023

Renault e Nissan ci riprovano: intesa e scambio azionario

Dopo vari tentativi finiti nel nulla, ora le due Case sembrano fare sul serio. A costringere le aziende dell'automotive ad unirsi sono i costi della transizione verso l'elettrico Renault e Nissan ci riprovano: intesa e scambio azionario Renault automobili
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

E’ diventato operativo il grande accordo di partnership tra Renault e Nissan. I due colossi dell’auto  hanno ottenuto tutte le autorizzazioni normative e dunque si può partire.  La grande novità rispetto alle intese del passato è rappresentata dalla revisione del sistema di partecipazioni incrociate, uno degli aspetti del sodalizio più volte finito al centro di tenzioni tra francesi e giapponesi. La Renault, in questo caso, ha trasferito il 28,4% del capitale della Nissan a un fondo fiduciario di diritto transalpino e quindi “neutralizzato” i relativi diritti di voto (potranno essere esercitati solo in casi straordinari).

Boulogne-Billancourt continuerà a godere dei benefici economici, ossia dei dividendi pagati dalla Casa di Yokohama, e avrà anche la facoltà (non l’obbligo) di cedere le azioni affidate al fondo ma sempre in pieno coordinamento con la controparte nipponica. In tal modo, la Renault e la Nissan avranno partecipazioni incrociate di identica natura: i giapponesi, infatti, detengono il 15% del costruttore guidato da Luca de Meo, ma finora non hanno potuto esercitare alcun diritto di voto.

Vantaggi reciproci

“Stiamo entrando effettivamente in una nuova era dell’alleanza con un approccio pragmatico e orientato al business”, ha commentato de Meo. “I nostri progetti congiunti in Europa, America Latina e India rafforzeranno la nostra partnership e genereranno centinaia di milioni di euro di valore per ciascun partner, apportando al contempo vantaggi reciproci nel campo dell’innovazione. Siamo inoltre molto orgogliosi di accogliere Nissan e Mitsubishi Motors come partner forti in Ampere, la nostra attività per i veicoli elettrici e i software, il che conferma l’attrattiva delle nostre risorse. Infine, il Gruppo Renault beneficerà di un’ulteriore flessibilità nella sua politica di allocazione del capitale con la potenziale valorizzazione delle azioni Nissan”.

Una difficile convivenza

Sulla alleanza che perdura ormai da circa un quarto di secolo (fu siglata infatti nel 1999) tra Renault e Nissanpotrebbe essere imbastito un romanzo o, forse, più una telenovela. La partnership, infatti, in diverse occasioni nel corso degli anni è parsa più un’unione di debolezze, senza reali scopi industriali mentre nell’ultimo periodo sembrava persino destinata a essere stracciata, soprattutto dopo gli imbarazzi per le vicissitudini dell’ex numero 1, Carlos Ghosnt. Ma la transizione ecologica che ha sparigliato le carte, ha costretto i marchi dell’automotive ad evitare nuovi conflitti

 

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