Tavares pronto a salire sulla 500 cinese? Stellantis: "no comment"
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AutoPrimo piano Gio 24 agosto 2023

Tavares pronto a salire sulla 500 cinese? Da Stellantis "no comment"

Nessuna conferma alla notizia rilanciata da Blombeerg si una possibile partnership tra la casa italo francese e Zhejiang Leapmotor. Perchè è obbligatorio fare i conti col Dragone Tavares pronto a salire sulla 500 cinese? Da Stellantis "no comment" Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

“Non commentiamo le ipotesi di stampa”. Lapidaria la reazione di Stellantis dopo l’indiscrezione, rilanciata da Bloomberg, su un possibile accordo tra il gruppo italo-francese e la cinese  Zhejiang Leapmotor Technologies, specializzata nel settore delle auto elettriche. Per il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, quello con la Cina è un rapporto ambivalente. La Casa ex Fiat opera già in joint venture con Donfeng motors per la produzione di veicoli con marchio Peugeot e Citroen, per contro pochi mesi fa è arrivato al capolinea l’accordo con Gac per la produzione di Jeep che ora sono importate da altri Paesi. Già nel 2020 era poi terminato anche il rapporto di joint venture con Changan per la produzione di modelli a marchio Ds, avviata nel 2014.

Tavares- Cina: un rapporto di amore-odio

Lo stesso Tavares a più riprese, specie in questi ultimi mesi,  si è schierato in prima linea con dichiarazioni di fuoco contro il nemico cinese. Ma l’indice era soprattutto puntato contro il lassismo dell’Unione europea nei confronti dell’invasione del Dragone sui nostri mercati. Dichiarazione a parte, scendere a patti con il gigante asiatico, il cui mercato interno (anche se in questo momento poco brillante) è in assoluto il maggiore al mondo come numeri dell’elettrico, appare sempre più una necessità.

Da qui la possibile partnership con Zhejian che permetterebbe ala Casa europea di vendere prodotti in Cina a prezzi più competitivi. Una strategia che però deve fare i conti con Volkswagen,  anch’essa in lizza per una joint venture con il produttore cinese . Tutto le maggiori Case del Vecchio continente hanno in essere intese nel Celeste impero. Una indiscrezione, circolata pochi giorni fa, riguardava il gruppo Mercedes, che dopo la “Smart con gli occhi a mandorla” sembra intenzionato a consolidare ancor più i rapporti col Dragone.

Il clone della 500

Fondata nel 2015 da Zhu Jiangming, oggi anche presidente e amministratore delegato del g ruppo , Zhejiang Leapmotor Technologies) ha all’attivo 132 tecnologie brevettate e fabbriche di veicoli intelligenti a Zhe Jiang in Cina. Ma da noi è famose per commercailizzare sul mercato interno un clone quasi perfetto della Fiat 500.

A differenza di molti altri marchi asiatici, la Casa concentra però  la sua attività sullo sviluppo di software proprietari e di intelaiature volte a massimizzare le prestazioni delle auto smart.  La sua ultima innovazione riguarda un’architettura elettrica ed elettronica centrale integrata a quadrifoglio. Tecnologie che, qualora Tavare decidesse di salire sulla 500 asiatica, avrebbe a disposizione

 

 

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