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Primo pianoTlc Gio 25 gennaio 2024

Agcom: nuove tariffe di accesso alla rete Telecom, in calo quelle del rame

La novità principale riguarda una riduzione prevista per i prezzi di accesso alla rete in rame come richiesto dai concorrenti di Tim Agcom: nuove tariffe di accesso alla rete Telecom, in calo quelle del rame AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMINICAZIONI AGCOM SEDE
Maddalena Camera
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Maddalena Camera
L’Agcom  ha approvato la delibera per le nuove tariffe wholesale di accesso alla rete Telecom, confermando l’impianto previsto in fase di consultazione per il periodo 2024-28. La novità principale, secondo Radiocor, riguarda una riduzione prevista per i prezzi di accesso alla rete in rame come desiderato dagli operatori concorrenti dell’ex-monopolista.  Nel 2023 l’Autorità aveva invece deciso un rialzo sul fronte dei costi di accesso alla rete in rame (che rappresenta ancora oggi la maggioranza dell’infrastruttura di Telecom) che avrebbe favorito, per Tim, un aumento dei ricavi pari a 50 milioni di euro. Ora però, con la prevista cessione della rete  al fondo Kkr e al governo italiano,  la decisione di abbassare le tariffe di accesso alla rete in rame non influirà più sui conti dell’ex-monopolista.

Il provvedimento andrà notificato alla Ue

Ora è atteso il parere dell’Antitrust per poi notificare il provvedimento alla Ue dove, nei giorni scorsi, è arrivata all’Autorità la notifica dell’operazione di scorporo della rete di Tim, che non incide per il momento sulla regolazione dei prezzi.  Infatti questo processo va avanti, parallelamente alla separazione in corso dell’infrastruttura. Nello schema di provvedimento che era  posto in consultazione, il cui impianto generale viene confermato, l’analisi contenuta effettuata da Agcom ha dimostrato che il mercato dei servizi di accesso alla rete all’ingrosso risulta competitivo e, in quanto tale, non più suscettibile di regolamentazione.

Per la rete in fibra individuate aree già concorrenziali

Infatti sono state individuate aree del paese pienamente concorrenziali sul fronte della rete in fibra, nelle quali vengono rimossi gli obblighi regolamentari  in capo a Tim, rispetto alle aree del resto d’Italia in cui viene confermata la posizione di significativo potere di mercato di Tim (insieme alla controllata Fibercop) e, conseguentemente, l’imposizione delle misure previste dal codice. Sono stati individuati anche alcune aree, ossia comuni contendibili, in cui, essendo stata riscontrata una pressione concorrenziale significativa è stato alleggerito il solo obbligo di controllo dei prezzi per alcuni servizi.

Riduzione dei vincoli regolatori con la cessione della rete 

Da sottolineare che nella nota del 5 novembre scorso con la quale Tim aveva annunciato la cessione della rete veniva scritto che l’operazione “oltre a ridurre l’indebitamento e a liberare risorse, avrà l’opportunità di favorire nel mercato domestico della telefonia fissa e mobile della riduzione di alcuni vincoli regolatori”.

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