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BancheIn evidenza Mar 23 gennaio 2024

Compagnia di San Paolo, patrimonio a 8,5 miliardi. E Profumo dribbla le domande su Intesa

Il bilancio di otto anni alla guida dell'ente primo azionista di Intesa Sanpaolo. Con un occhio alla presidenza della banca Compagnia di San Paolo, patrimonio a 8,5 miliardi. E Profumo dribbla le domande su Intesa
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

“Non ho mai avuto ansie di futuro. Il futuro non so cosa sarà, non bisogna avere ansie. La città ha tutti i semi buoni, bisogna farli crescere. Le cose non avvengono dall’oggi al domani”. Francesco Profumo, numero uno della Compagnia di San Paolo, dribbla così le domande dei cronisti sul suo possibile passaggio alla presidenza di Intesa Sanpaolo, la banca della quale l’ente torinese è primo azionista.

Il suo incarico in Compagnia scade in aprile dopo due mandati. L’annuncio delle dimissioni anticipate, come prevedibile, non è arrivato. C’è ancora almeno qualche settimana per lasciare un anno di “freezing” tra i due incarichi. In più, è sorto un tema strettamente giuridico: l’anno di tempo tra l’uscita dall’azionista e l’eventuale incarico nella banca conferitaria scatta al momento della presentazione delle liste (febbraio 2025) per il rinnovo del cda o al momento della nomina (maggio 2025)? Nel secondo caso, i tempi ci sono senza bisogno di ricorrere a dimissioni anticipate che sarebbero lette come un indicatore di scarsa sensibilità verso l’istituzione.

La partita della successione

Anche perché c’è ancora da trovare la quadra sul suo successore, processo per il quale proprio il presidente uscente, cioè Profumo stesso, ha un ruolo chiave. “La compagnia deve essere un soggetto governato bene. I candidati devono avere tre caratteristiche: non avere conflitti d’interesse, avere solide relazioni, avere il senso delle istituzioni. Gli enti designanti si mettano la mano sul cuore e decidano cosa devono fare”. 

Il patrimonio salito a 8,5 miliardi

Per il resto, la giornata sulla fondazione “del futuro” è più che altro l’occasione per fare un bilancio del passato. Degli otto anni di gestione Profumo, in particolare. Otto anni nei quali sono stati erogati oltre 1,3 miliardi a favore di 8454 iniziative. Nello stesso periodo il valore del patrimonio è salito di oltre 1,6 miliardi a circa 8,5 miliardi. Di questi, al 31 dicembre 2023 la componente strategica ammontava a circa 3,85 miliardi, dei quali 3,1 rappresentati dalla partecipazione in Intesa Sanpaolo. La componente diversificata valeva invece 4,2 miliardi, oltre a 240 milioni detenuti in altre attività finanziarie.  

Tra le partecipazioni c’è anche Mps, dove la Compagnia è entrata con altre fondazioni con l’ultimo aumento di capitale della banca senese. Per il momento resta in portafoglio anche dopo l’alleggerimento della quota pubblica da parte del Mef. “Riteniamo di dover procedere in questo percorso, rimaniamo soggetti di sistema, non è che facciamo entra-esci”, ha detto Profumo rispondendo alle domande dei giornalisti. 

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