Il taglio dei tassi si allontana. Piazza Affari si sgonfia
Il Ftse Mib chiude in calo dello 0,35% appesantito dalle utility, Ferrari e Leonardo. Giovedì la riunione della Bce. Niente sorpreseL’indice perde lo 0,35€
I mercati azionari si sgonfiano e restano appesi all’incertezza con Wall Street che non riesce a mantenere il passo delle sedute precedenti. Il Ftse Mib chiude in calo dello 0,35% appesantito dalle utility, Ferrari e Leonardo. Pesante Madrid, con un ribasso vicino al punto percentuale, mentre Parigi e Francoforte sono in linea con Milano.
Tutto rinviato sui tassi
Gli investitori restano in cerca di una direzione e continuano a interrogarsi sulle prossime mosse delle banche centrali con gli occhi puntati sulla prossima riunione della Bce di giovedì prossimo e sui dati macro in arrivo. Oltreoceano, mentre continua la stagione delle trimestrali Usa, i trader non sono più convinti di un primo taglio dei tassi a marzo (possibilità data al 40,5% – secondo il Cme FedWatch Tool – contro il 63,1% di una settimana fa). Sull’altra sponda dell’Atlantico la Boj ha confermato la politica dei “tassi zero”.
Bene Saipem
A Piazza Affari acquisti su Saipem (+2,85%), in scia alle ipotesi sulla ripresa del progetto Gnl in Mozambico. A seguire, Campari (+2,45%) e Iveco (+2,29%). Giornata negativa per le utility con Hera (-2,84%) e A2a (-2,64%) in fondo al Ftse Mib, insieme a Ferrari (-2,11%) e Leonardo (-2,21%).
Petrolio stabile
Sul fronte dei cambi, l’euro torna sotto la soglia di 1,09 dollari, scambiando a 1,0836 contro il biglietto verde (1,0908 in avvio da 1,0891 ieri in chiusura), Poco mosso il prezzo del petrolio, con il Brent Mare del Nord consegna marzo a 80,18 dollari al barile e il Wti di pari scadenza a 75 dollari. Il gas sale a 27,3 euro al MWh (+0,2%).