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AperturaBanche Lun 23 ottobre 2023

Fondazioni, un emendamento può allungare il mandato di Profumo (Compagnia Sp)

Cassato dal dl Concorrenza, rispunta nella conversione del dl Proroghe. Dalla San Paolo alla Crc, due anni di mandato in più per i vertici Fondazioni, un emendamento può allungare il mandato di Profumo (Compagnia Sp) FRANCESCO PROFUMO PRESIDENTE COMPAGNIA DI SAN PAOLO
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Fondazioni, l’emendamento Profumo

In gioco c’è la guida di una delle più importati e ricche fondazioni bancarie italiane, la torinese Compagnia di San Paolo. Ma anche quella della Cassa di risparmio di Cuneo, per restare in Piemonte. Anche lei azionista di Intesa Sanpaolo dopo la fusione con Ubi Banca. Oltre a una serie di poltrone nei consigli degli altri enti, chiamati al rinnovo dei propri organi con la fine di queste esercizio.

Escluso dal dl Concorrenza, torna nel dl Proroga

Così, dopo essere dichiarato inammissibile nella conversione del dl Concorrenza, l’emendamento per la proroga di due anni degli organi delle fondazioni bancarie – primo firmatario il leghista Gianluca Cantalamessa – è tornato tale e quale nel dl Proroga termini, attualmente all’esame della Commissione finanze del Senato per la conversione in legge. Obiettivo della norma, si legge nella relazione di accompagnamento, è di consentire alle fondazioni il rinnovo degli organi in scadenza, anche se abbiano eventualmente esercitato due mandati, per tenere conto del fatto che il periodo di emergenza Covid potrebbe avere fermato o rallentato la realizzazione dei piani previsti dagli organi in scadenza.

Il limite dei due mandati

Attualmente, sulla base del protocollo Acri-Mef del 2015, le fondazioni hanno nei rispettivi statuti il limite di due mandati. L’emandamento prevede alle Fondazioni sia “consentito, ove lo statuto sia in tal senso modificato con norma transitoria, il rinnovo degli organi”, anche “in deroga ai limiti statutari” nel “limite massimo di due esercizi“. Le Fondazioni, sulla base del protocollo Acri-Mef del 2015 hanno recepito negli statuti il limite dei due mandati.

Entro fine anno il successore di Profumo

Il mandato dell’ex ministro Francesco Profumo alla guida dell’ente torinese scade in aprile. Ma entro la fine dell’anno gli stakeholder dovranno formulare le proprie candidature. E da lì si saprà il nome del successore alla guida della fondazione che controlla il 6,5% della principale banca italiana. In scadenza a aprile 2024 anche Enzo Raviola della Fondazione Crc, che di Intesa ha l’1%. E anche in questo caso le manovre per il rinnovo sono già iniziate. Di qui l’urgenza di una riproposizione in tempi rapidi, dopo l’esclusione dell’emendamento dal dl Concorrenza nei giorni scorsi. Troppo tardi invece per CariFirenze, altra fondazione azionista di Intesa.  Che per prima aveva sollevato il problema, con una lettera al Mef a inizio anno. Il mandato del presidente Luigi Salvadori è scaduto all’inizio di questo mese. Favorevole alla proroga secondo quanto ricostruito sarebbe anche l’Acri, guidata dallo stesso Profumo. Dopo l’esame in Commissione, il decreto dovrebbe arrivare in aula il 7 novembre prossimo.

 

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