Mps, i consiglieri salutano ma sul nuovo cda c'è incertezza
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Primo piano/Banche
BanchePrimo piano Ven 10 marzo 2023

Mps, i consiglieri salutano ma sul nuovo cda c'è incertezza

Riconferma non scontata per Lovaglio a Mps, c'è tempo fino al 26 marzo per presentare le liste per il cda. Il cda saluta Rocca Salimbeni Mps, i consiglieri salutano ma sul nuovo cda c'è incertezza
Gianluca Paolucci
di 
Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Mps, incertezza sul nuovo cda

La cena di saluto del cda di Mps c’è già stata. Martedì 7 marzo, alla vigilia della riunione del consiglio, nelle sale di Rocca Salimbeni i membri del consiglio uscente di Monte dei Paschi si sono congedati dalla prima fila dei manager dopo tre anni di lavoro fianco a fianco.

La fine del mandato è ormai vicina: l’assemblea di bilancio di fine aprile dovrà anche nominare il nuovo consiglio. Un passaggio atteso anche dal mercato, che aspetta indicazioni sul futuro della banca e sui tempi della cessione della quota di Mps in mano al Tesoro. Il termine per la presentazione delle liste scade il prossimo 26 marzo, ma al momento la questione dei candidati del Mef è ancora aperta. Mentre l’assemblea che approverà il bilancio 2022 e nominerà il nuovo cda è in programma il 20 aprile.

Lovaglio cerca sponde a Palazzo Chigi

Piazza Affari confida in una riconferma dell’ad Luigi Lovaglio, che nei giorni scorsi avrebbe anche avuto contatti con lo staff di Palazzo Chigi. Ma, secondo quanto ricostruito, anche per la poltrona più importante non sarebbe stata ancora stata presa una decisione definitiva.

Nell’attesa, la banca ha incassato il via libera della Bce alle fusione per incorporazione di Mps Capital Services e di Mps Leasing & Factoring nella capogruppo. Uno dei passaggi previsti dal piano di Lovaglio per razionalizzare la struttura del gruppo. “Il perfezionamento delle operazioni è atteso entro il primo semestre dell’anno, in linea con quanto previsto dal piano industriale 2022-2026”, scrive la banca in una nota. Il consiglio d’amministrazione ha anche approvato il progetto di bilancio d’esercizio confermando i risultati preliminari resi noti l’8 febbraio scorso.

Le fondazioni restano 

Dopo l’addio di Axa, che ha venduto sul mercato l’intera quota, non sono previsti altri scossoni sull’assetto azionario. Il sistema delle fondazioni bancarie, che aveva dato un contributo importante al successo dell’aumento di capitale su input dell’allora dg del Tesoro Alessandro Rivera, non intende seguire l’esempio del gruppo assicurativo francese.

Il titolo resta in sofferenza a Piazza Affari dopo la corsa dei mesi scorsi partita dopo la chiusura dell’aumento. Ieri ha perso l’1,84%, restando comunque in progresso di oltre il 43% rispetto ai minimi del 4 novembre scorso.

Condividi articolo