Stephen King compie 75 anni, è lo scrittore più pagato del mondo
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Costume Mer 21 settembre 2022

Stephen King compie 75 anni, è lo scrittore più pagato del mondo

Stephen King compie 75 anni con un primato molto speciale. Il re dei libri horror, che ha all’attivo mezzo miliardo di copie vendute. Stephen King compie 75 anni, è lo scrittore più pagato del mondo
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Stephen King compie 75 anni.

Il re dei libri horror, che ha all’attivo mezzo miliardo di copie vendute nel mondo, è l’autore più pagato del 2022. In libreria con il dark fantasy Fairi Tale, King archivierà l’anno con un reddito stimato attorno ai 46 milioni di euro. E’ quanto sostiene la rivista statunitense di economia People With Money che ha appena sfornato la classifica degli scrittori più pagati al mondo. La cifra incassata da King è più del doppio di quanto incassato un anno prima.

I guadagni di King

La rivista americana fa un calcolo complesso tenendo conto non solo dei guadagni diretti per i libri pubblicati, ma anche del denaro guadagnato con gli sponsor, le royalties ed altri introiti di vario genere. A conti fatti, lo scrittore avrebbe guadagnato nella sua carriera circa 145 milioni di euro. Alla faccia di chi pensa che la letteratura non sia un buon affare. Va detto che King ci ha messo anche del suo con fortunati investimenti in Borsa e contratti pubblicitari molto generosi come quello con i cosmetici CoverGirl. Affari sui mercati, ma anche a tavola: lo scrittore possiede diversi ristoranti a Washington fra cui la catena Chez l’gros Stephen , un club de Football a Portland e avrebbe anche investito nella casa di moda King Séduction.

Le sue battaglie

Il mese scorso lo scrittore è anche sceso in piazza per protestare contro la vendita da parte di Paramount della casa editrice che pubblica i suoi scritti. Il re dell’horror ha testimoniato in tribunale federale contro la fusione del suo storico editore, Simon and Schuster, con il gigante del libro Penguin Random House (gruppo Bertelsmann) . “Sono qui perché penso che sia un male per la concorrenza”, ha detto lo scrittore a proposito dell’acquisizione da 2,1 miliardi di dollari. A suo dire l’operazione danneggia gli autori limitando il mercato dei manoscritti: “E’ diventato sempre più difficile per gli scrittori trovare i fondi con cui pagarsi da vivere”, ha detto. Ma non per lui.

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