Bitcoin, l'attesa per l'halving del 20 aprile, il primo dopo gli Etf
L’halving è un’operazione del protocollo del Bitcoin che taglia del 50% (halving significa proprio “dimezzare”) la remunerazione dei miner.Il quarto halving dei Bitcoin del 20 aprile prossimo secondo l’operatore finanziario 21 Shares sarà unico nel suo genere. L’halving è un’operazione del protocollo del Bitcoin che taglia del 50% (halving significa proprio “dimezzare”) la remunerazione dei miner a seguito dell’approvazione e dell’aggiunta di nuovi blocchi alla blockchain.
Quello di aprile è il quarto
Questo evento, si verifica dopo l’aggiunta di 210mila blocchi, o dopo circa 4 anni, e quello in programma per il 20 aprile 2024 sarà il 4° nella storia del Bitcoin, a seguito del quale i miner inizieranno a ricevere 3,125 Bitcoin ad ogni nuova aggiunta, rispetto ai precedenti 6,25. Lo scopo di questo meccanismo è di preservare la scarsità dell’asset, rendendolo deflattivo, prima di raggiungere la soglia massima dell’offerta fissata a 21 milioni di token circolanti.
La crypto è già ai massimi difficile un rally dopo l’halving
Attualmente il Bitcoin sta scambiando vicino al suo massimo, mentre negli halving passati scambiava sempre tra il 40% e il 50% al di sotto, il che genera più di qualche dubbio sul rally che potrebbe avere dopo l’halving di aprile. Da sottolineare che l’operazione avverrà in dinamiche di domanda e offerta mai osservate prima. Ossia l’approvazione degli Etf sul Bitcoin negli Stati Uniti, che ha segnato una pietra miliare nella storia della criptovaluta, aprendo una via d’accesso privilegiata agli investitori tradizionali per accedere a questa nuova classe di asset.
Gli Etf spot hanno generato un valore di oltre 40 miliardi
Il successo del lancio di questi Etf non può essere sottovalutato, visto che il sottostante è cresciuto di oltre il 50% dal suo primo giorno di negoziazione e che hanno registrato volumi di scambi sbalorditivi, segnalando un notevole interesse da parte degli investitori tradizionali e raggiungendo un nuovo massimo storico di 7,7 miliardi di dollari in un solo giorno e generando nuove masse gestite per le nove emittenti per un valore aggregato di oltre 40 miliardi di dollari. Ossia la metà della quota di mercato degli Etf sull’oro, stimata a 90 miliardi di dollari.
Tra i fattori positivi per le crypto ci sono i tassi stabili
Ci sono anche altri fattori favorevoli per il Bitcoin come il miglioramento del contesto macroeconomico: con la Fed che ha mantenuto i tassi stabili negli ultimi due meeting, il mercato sconta una probabilità del 39% circa di almeno un taglio dei tassi entro giugno 2024 e del 51,9% entro dicembre 2024. Questa incertezza riguardo al taglio dei tassi, influenzata da un flusso di dati contrastanti che indicano un’inflazione più resistente del previsto, serve a sottolineare la proposta di valore di una politica monetaria immutabile e disciplinata.
Gli investitori a lungo termine possiedono il 73% dell’offerta circolante
Inoltre i detentori a lungo termine che creano offerta illiquida: se il dimezzamento dello shock dell’offerta non fosse abbastanza, l’offerta di Bitcoin detenuta dai detentori a lungo termine ha raggiunto un livello record, attestandosi a circa 14,52 milioni di Bitcoin, ovvero circa il 73% dell’offerta circolante al 29 febbraio 2024. Infatti nonostante la crescita del Bitcoin dal lancio degli Etf, i grandi investitori che detengono oltre mille Bitcoin hanno deciso di non liquidare la loro posizione anche se il Bitcoin ha raggiunto e poi abbondantemente superato i 60mila dollari, un livello che storicamente aveva spinto i detentori a vendere, indicando la loro convinzione che l’attuale rally possieda ancora un sostanziale potenziale di crescita.
L’operatore specializzato in Bitcoin 21Shares raccomanda prudenza
Nonostante tutti questi fattori 21Shares raccomanda prudenza dato che il Bitcoin è ancora un asset relativamente volatile, che può vivere potenziali flessioni in ogni momento, anche se le circostanze generali sembrano essere favorevoli per il prossimo ciclo.