Criptovalute: nonostante il crollo, chi ha comprato 5 anni fa porta ancora a casa un guadagno del 47%
Le criptovalute sono crollate, ma nel 2018 al Bitcoin andò anche peggio. Per chi vuole ancora scommetterci la prudenza è d'obbligo.Criptovalute e investimenti
Criptovalute e investimenti: è arrivato il momento? In molti se lo chiedono visto il crollo del prezzo registrato quest’anno. Il Bitcoin, la valuta di riferimento, è scesa da 64mila a 16.700 dollari. Insomma la perdita è notevole, oltre un terzo del valore.
Le crypto però non hanno fatto peggio di alcune azioni all’epoca della bolla delle tech company. Oltre al Bitcoin anche l’Ethereum è sceso da 4800 a 1187 dollari e Binance Coin da 650 a 233 dollari.
Nonostante tutto la gravità di queste perdite è minore rispetto al crollo del 2018, durante il quale Bitcoin perse l’80% del proprio valore. Infatti a gennaio 2028 il Bitcoin valeva oltre 18mila dollari, a novembre dello stesso anno solo 3mila. Da quei ribassi è partita la corsa al rialzo della criptovaluta che ha raggiunto l’apice nel novembre 2021.
Da sottolineare che le quotazioni hanno fino ad ora dimostrato una certa stagionalità, diminuendo più o meno di prezzo in primavera per ritornare a crescere a inizio estate. Tranne quest’anno a causa del caro energia e dell’alta inflazione.
In pratica ora il prezzo del Bitcoin è inferiore al massimo raggiunto nel 2018 ma il mercato ha potuto vedere le potenzialità di crescita della criptomoneta. Inoltre chi ha investito 5 anni fa, a dicembre 2017 quando il Bitcoin valeva circa 11 mila dollari, porta ancora a casa un guadagno del 47%.
La cautela è d’obbligo
Il ribasso potrebbe dunque essere una occasione di acquisto ma bisogna andare cauti. Secondo Oleg Giberstein della piattaforma Coinrule, le criptovalute sono sotto stress come l’economia. “Il mercato scende e le prospettive economiche per i prossimi 6-12 mesi sono cattive – ha spiegato – La crescita economica è lenta e l’inflazione elevata. Per questo gli investitori si stanno allontanando dagli asset più a rischio come le criptovalute e le azioni delle aziende tecnologiche.”
Il consiglio per chi vuole comperare criptovalute è di investire ogni mese una piccola somma, quella che ci si può permettere di perdere senza essere ossessionati dalle quotazioni almeno per i prossimi due anni. E di differenziare gli investimenti in criptovalute diverse. Insomma la prudenza è d’obbligo.
“Investire in criptovalute – ha avuto modo di spiegare la Consob in un comunicato – non è un’attività adatta a tutti. I prezzi sono soggetti a forti oscillazioni. Le criptovalute hanno mostrato chiare indicazioni della presenza di una bolla dei prezzi. Gli investitori devono tenere a mente che esiste la possibilità di perdere una porzione considerevole, se non la totalità, dei soldi investiti”.