Foreign fighters, chi sono e quanto guadagna chi va in guerra
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ApprofondimentiCronaca Mar 18 ottobre 2022

Foreign fighters, chi sono e quanto guadagnano i mercenari della guerra

ll terzo foreign fighters italiano a perdere la vita in questo conflitto. Ma chi sono esattamente queste figure. Foreign fighters, chi sono e quanto guadagnano i mercenari della guerra GUERRA IN UCRAINA, LA CITTA' DI BORODYANCA, MILITARE, SOLDATO
Marco Vassallo
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Marco Vassallo

Chi sono i foreign fighters

Elia Putzolu era originario della Sardegna ma viveva a Rostov. È morto nel Donetsk, dove combatteva tra le file russe, diventando così il terzo foreign fighters italiano a perdere la vita in questo conflitto. Ma chi sono esattamente queste figure e perché decidono di arruolarsi in altri eserciti? Quanto vengono pagati per lasciare la loro terra e rischiare la vita? Nessun dato certo ma pare che i loro stipendi oscillino dai 1.000 ai 2.500 euro.

Chi sono i foreign fighters

Sono migliaia le persone che, armi in spalla, hanno raggiunto il fronte russo-ucraino. Ognuno di loro ha storie diverse, ma anche esperienze comuni. La loro età va dai 25 agli 80 anni e i soldati provengono da circa  52 Paesi. Per individuare il profilo del foreign figther, però, bisogna innanzitutto fare una distinzione tra professionisti e volontari. Se i primi sono assimilabili ai cosiddetti “mercenari”, militari che si guadagnano da vivere offrendo le loro prestazioni in diversi conflitti, i secondi scendono in campo per lo più per motivi ideologici. Ma c’è anche gente che si arruola per sfuggire a condanne pendenti. 

I foreign fighters tra le file Russe

Per quanto riguarda i mercenari, questi stringono accordi con i Paesi coinvolti del conflitto. Quanto guadagnano? Gli accordi generalmente rimangono segreti, ma si possono fare delle stime. Ad esempio si dice che i guerriglieri siriani assoldati da Mosca ad inizio conflitto avessero uno stipendio medio di 1000 euro mese. Meglio andava per i soldati del Wagner, gruppo paramilitare russo che percepirebbero 2000 euro al mese. Quando questi erano stanziati in Africa per sbrigare gli interessi del governo russo avevano il diritto di sfruttare anche i giacimenti di petrolio. Molti però, decidono di darsi a questa vita pure per sfuggire a condanne pendenti nei loro paesi d’origine. È il caso di Edy Ongaro, morto il 30 marzo in una trincea. Veneziano, faceva parte del Collettivo Stella Rossa Nordest ed era nel Donbass dal 2015, dopo aver lasciato in fretta l’Italia, formalmente come ricercato per aggressione.

I volontari pro Ucraina

I soldati stranieri ci sono pure dalla parte dell’Ucraina. La maggior parte di loro sarebbero volontari, già presenti sul territorio durante i primi anni della guerra nel Donbass. Al tempo ricevevano 200 dollari al mese più cibo e sigarette. Nelle file ucraine si è arruolata anche Giulia Schiff, ventitreenne espulsa dall’Aeronautica italiana dopo aver denunciato di aver subito atti di nonnismo. Di recente la pilota è tornata a Roma dove ha accennato anche alla sua attività sul fronte.

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