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EconomiaPrimo piano Mar 14 febbraio 2023

Akamai si lancia nel cloud per far concorrenza ad Amazon

Saranno realizzati anche in Italia, a Milano e Roma, i nuovi datacenter di Akamai per supportare la sua piattaforma edge e cloud Akamai si lancia nel cloud per far concorrenza ad Amazon
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

La mossa di Akamai

Saranno realizzati anche in Italia, a Milano e Roma, i nuovi datacenter di Akamai per supportare la sua piattaforma edge e cloud,  Connected Cloud, per il cloud computing, la sicurezza e l’erogazione di contenuti. In questo modo la società Usa entra nel mercato del cloud per far concorrenza ai giganti del settore Aws, Amazon web service, Google e Azure di Microsoft con il proposito di offrire servizi a prezzi competitivi.  L’azienda è stata fondata negli Usa nel 1998 da un neolaureato e da un professore del Mit di Boston per rendere più “intelligente” la rete Internet. E infatti  la  parola akamai in hawaiiano significa proprio “intelligente”.  

Al momento è nota soprattutto per i suoi servizi di Cdn, Content delivery Network, quelli che, dato che al momento i data center sono negli Usa, fanno “incagliare” le dirette di Dazn, e di sicurezza. La sua piattaforma è già usata da grandi società come Adobe, AirBnB, Espn, Red Hat, Sony e Nintendo.  Il cloud è l’evoluzione dei servizi Cdn di Akamai, che gestisce una rete edge distribuita su 1.400 sedi, disponibili in 135 Paesi. La multinazionale sta potenziando questi siti aggiungendo ulteriori risorse di calcolo, così che gli sviluppatori possano eseguire i carichi di lavoro il più vicino possibile a dove si trovano gli utenti finali, garantendo latenze più basse. “Stiamo adottando- ha spiegato Tom Leighton, cofondatore e ad di Akamai- un approccio fondamentalmente diverso al cloud computing, basandoci su 25 anni di esperienza nella scalabilità e nella protezione delle maggiori aziende al mondo. Akamai sta costruendo il cloud che servirà nel prossimo decennio“.

Tre nuovi data center

A breve saranno disponibili in Europa e USA tre nuovi data center per il cloud computing di livello enterprise, che vanno ad aggiungersi agli 11 già presenti. Questi nuovi siti, che dovrebbero essere attivi entro verso l’estate, erogheranno i servizi di cloud computing di Linode, fornitore di infrastrutture cloud  che la società ha acquisito per 900 milioni nel 2022.  Ad affiancare i siti core ci saranno ulteriori siti distribuiti, che verranno implementati 50 città, tra cui Milano e Roma entro il 2023, progettati per applicazioni di cloud computing e posizionati in modo da poter raggiungere gli utenti e le aziende che si trovano in aree difficili da raggiungere, come Asia e Medio Oriente.

Per supportare la strategia Akamai ha adottato una nuova politica di prezzi per il traffico in uscita, abbattendo di molto la spesa degli utenti. Un fatto positivo soprattutto alla luce del fatto che, secondo IDC, la quasi totalità degli utenti cloud (99%) si trova ad affrontare costi non previsti per le operazioni di egress, cioè lo spostamento di dati da una regione all’altra.

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