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AperturaEconomia Mer 16 agosto 2023

Delega fiscale pubblicata in Gazzetta: le novità della riforma

Riduzione delle aliquote Irpef, riordino del calendario e sfoltimento della giungla di norme gli obiettivi. La soddisfazione dell'esecutivo Delega fiscale pubblicata in Gazzetta: le novità della riforma
Redazione Verità&Affari
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Riforma del fisco entro il 29 agosto 2025

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la delega fiscale. Inizia così il conto alla rovescia per l’iter attuativo della riforma. Dalla riforma dell’Irpef che punta a ridurre dalle attuali quattro a tre le aliquote passando per il riordino dell’attuale giungla di norme tributarie fino alla riforma del calendario fiscale, l’esecutivo avrà tempo fino al 29 agosto 2025 per riformare il sistema tributario italiano.

Riduzione delle aliquote

Come più volte sottolineato, asse portante della delega fiscale è senza dubbio la riduzione delle aliquote. A dire il vero nel testo il percorso viene fissato in modo generico. Non si parla espressamente di una riduzione da 4 a 3 aliquote. Il testo fa riferimento a una “graduale riduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), nel rispetto del principio di progressività e nella prospettiva della transizione del sistema verso l’aliquota impositiva unica”. Nelle intenzioni dell’esecutivo, l’obiettivo è da raggiungere facendo scendere le aliquote a tre.

Revisione Ires e Iva

Accanto alla misura ordinaria dell’Ires (24%) si prevede la riduzione dell’aliquota nel caso in cui il reddito prodotto venga usato per fare investimenti, con particolare riferimento a quelli qualificati, e per assumere nuovo personale. Si dovranno anche razionalizzare e semplificare i regimi di riallineamento dei valori fiscali a quelli contabili, al fine di prevedere una disciplina omogenea e un trattamento fiscale uniforme. Per l’Iva, l’obiettivo è quello di ridefinire i presupposti dell’imposta al fine di renderli più aderenti alla normativa dell’Unione europea e razionalizzarne il numero delle aliquote.

Superamento Irap

Previsto il graduale superamento dell’imposta regionale sulle attività produttive, dando priorità alle società di persone e alle associazioni senza personalità giuridica costituite da persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni. L’imposta sarà sostituita da una sovrimposta e alle regioni verrà assicurato un gettito in misura equivalente a quello attuale.

Tributi indiretti diversi dall’Iva

Obiettivo in questo caso è la razionalizzazione dell’imposta di registro, di quella di successione e donazione, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti, diversi dall’Iva. I decreti attuativi dovranno valutare come razionalizzare i singoli tributi anche mediante l’accorpamento o la soppressione di alcune fattispecie.

Revisione della disciplina doganale

La delega impegna il governo a rivedere la disciplina doganale, attraverso: il riassetto del quadro normativo in materia doganale, il completamento della telematizzazione delle procedure e degli istituti doganali, un migliore coordinamento tra le Autorità doganali e la semplificazione delle verifiche e il riordino delle procedure di liquidazione, accertamento, revisione e riscossione.

Revisione delle accise e di altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi

Obiettivo dei decreti attuativi sarà quello di: rimodulare le aliquote di accisa sui prodotti energetici e sull’energia elettrica, con l’obiettivo di promuovere la produzione di elettricità, metano naturale o di altri gas ottenuti da biomasse o risorse rinnovabili. Il secondo punto è la rimodulazione della tassazione sui prodotti energetici usati per la produzione di energia elettrica per incentivare l’uso di quelli più compatibili con l’ambiente e la riorganizzazione delle agevolazioni in materia di accisa sui prodotti energetici, con particolare riferimento ai sussidi ambientalmente dannosi.

Federalismo fiscale e regionale

Questo articolo è stato introdotto al Senato e presenta i principi e i criteri direttivi per l’attuazione della delega con riferimento ai tributi regionali. In sintesi, nel rispetto dei principi costituzionali e in particolare di quelli riguardanti l’autonomia di entrata e di spesa degli enti territoriali, si prevede una revisione delle norme del federalismo fiscale regionale.

Procedimento accertativo, di adesione e di adempimento spontaneo

Articolo modificato al Senato che indica i principi e i criteri direttivi specifici per la revisione dell’attività di accertamento. La delega ha previsto misure di semplificazione del procedimento accertativo e un’applicazione generalizzata del contraddittorio. In particolare, si dovrà concedere anche al contribuente un termine non inferiore a 60 giorni per presentare eventuali osservazioni. Viene previsto, inoltre, il riordino delle norme in materia di analisi delle posizioni di rischio fiscale e l’utilizzo sempre maggiore delle tecnologie digitali, anche supportate dall’intelligenza artificiale per combattere l’evasione. Altro obiettivo è quello di realizzare un potenziamento e una semplificazione del regime dell’adempimento collaborativo e di introdurre, per i soggetti di minori dimensioni, la possibilità di accedere ad un concordato preventivo biennale. Con alcune norme introdotte al Senato vengono riconosciuti dei vantaggi fiscali nei confronti dei contribuenti il cui sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale è certificato da professionisti qualificati.

Revisione del sistema nazionale della riscossione

Le principali misure su cui si dovrà lavorare riguardano: una pianificazione annuale delle procedure di recupero da concordare con ministero dell’Economia, il discarico automatico, al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’affidamento, delle quote non riscosse e la salvaguardia del diritto di credito, mediante il tempestivo tentativo di notifica della cartella di pagamento, non oltre il 9° mese successivo a quello di affidamento del carico. La delega prevede il superamento dell’attuale separazione tra l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione.

Contenzioso tributario

Tra gli obiettivi da perseguire troviamo quello di potenziare ed ampliare l’informatizzazione della giustizia tributaria mediante: norme di semplificazione processuale, l’utilizzo obbligatorio di modelli predefiniti per la redazione di atti processuali, verbali e provvedimenti giurisdizionali, l’obbligo di utilizzo di modalità telematiche e la possibilità di chiedere la discussione da remoto anche solo da una delle parti in causa. In Senato sono inoltre stati aggiunti due punti. Il primo riguarda il fatto che dovrà essere vietato produrre nuovi documenti processuali nei gradi successivi al primo. E il secondo stabilisce che si deve garantire, a tutti i cittadini, l’accessibilità alle sentenze tributarie raccolte, in versione digitale.

Sistema sanzionatorio

Obiettivo della delega è rendere le sanzioni più eque rispetto alla violazione commessa. Con i decreti attuativi si dovrà capire come compensare le sanzioni e gli interessi legati ai mancati versamenti di imposte sui redditi regolarmente dichiarati, rivedere i rapporti tra processo penale e tributario e le sanzioni dovranno essere ridotte di entità o del tutto escluse se il contribuente si mostra collaborativo con il Fisco e ha adottato un efficace sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale.

La soddisfazione dell’Esecutivo

“Sono molto soddisfatta dell’approvazione della delega fiscale. Una riforma strutturale e organica, che incarna una chiara visione di sviluppo e crescita e che l’Italia aspettava da 50 anni. Meno tasse su famiglie e imprese, un fisco più giusto e più equo, più soldi in busta paga e tasse più basse per chi assume e investe, procedimenti più semplici e veloci. Sono alcuni dei principi di un provvedimento storico che rivoluzionerà il rapporto tra Fisco, cittadini e imprese e che il Governo lavorerà per attuare con i decreti attuativi. Un impegno preso con i cittadini che oggi abbiamo onorato”. Queste le parole con le quali la premier Giorgia Meloni aveva espresso soddisfazione per il via libera del Parlamento.

Sulla stessa linea anche il viceministro Leo: “L’approvazione della delega fiscale rappresenta un risultato storico, siamo di fronte ad una riforma epocale che l’Italia aspetta da oltre 50 anni”.

(Foto: © lucadp / 123RF)

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