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AperturaEconomia Gio 20 luglio 2023

Formazione, la sfida tra l'italiana Digit'Ed e il fondo inglese Cvc

Un mercato dalle forti prospettive di crescita che attira forti investimenti. Diventato in pochi mesi il terreno di una sfida a due Formazione, la sfida tra l'italiana Digit'Ed e il fondo inglese Cvc
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

La sfida tra Digit’Ed e Cvc per la formazione in Italia

L’ultima operazione, appena annunciata, è l’acquisizione di 24Ore Business School da parte di Digit’Ed. D’altra parte, il mercato della formazione ha ancora ampi margini di crescita. Prospettive di crescita che hanno trasformato il settore nel campo di gioco di una sfida tra due poli concorrenti. Uno tutto italiano, Digit’Ed, controllato dal fondo Nextalia dell’ex Mediobanca Francesco Canzonieri e partecipato da Intesa Sanpaolo. L’altro in mano al fondo inglese di private equity Cvc, il primo a scommettere somme importanti sulla crescita di questo mercato in Italia.

I numeri del settore

I dati Eurostar mostrano ad esempio che solo il 37% degli europei adulti partecipa a corsi di formazione. L’Italia (dati Inapp) è al 15esimo posto tra i paesi del Vecchio continente, con appena il 9,9% della popolazione tra 25 e 64 anni che partecipa a corsi di formazione e qualificazione in maniera costante. Secondo uno studio del Politecnico di Milano, il mercato della formazione può valere in Italia fino a 19,5 miliardi.

La crescita di Digit’Ed

Digit’Ed in poco più di un anno è diventata una dei due player principali. Ad aprile dello scorso anno ha acquisito Altaformazione, specializzata nell’e-learning. Poi è stata la volta del 49% di Treccani Accademia dall’Istituto Treccani. E, nel gennaio scorso, di Accurate srl, che si rivolge prevalentemente alla formazione in ambito medico. Infine è arrivata Scuola Greco Pittella, che opera prevalentemente nella formazione per concorsi pubblici coma avvocatura, magistratura e notariato.

L’affare di Palamon

L’operazione su 24Ore Business School è però di gran lunga la più importante. Ex gallina dalle uova d’oro del gruppo editoriale, è stata venduta a tranche al fondo di private equity Palamon, entrato nel 2017 e salito fino al 100% nel 2019. Attualmente, come ha precisato il Sole 24 Ore, non ha niente a che vedere con il gruppo editoriale. L’ammontare pagato da Digit’Ed non è stato reso noto, ma indiscrezioni di stampa dei giorni scorsi indicavano una valorizzazione fino a 200 milioni. Se le indiscrezioni venissero confermate per Palamon sarebbe un bell’affare e un’ottima uscita. Per l’acquisto delle varie tranches ha speso complessivamente poco più di 63 milioni di euro.

La trattativa con la Luiss

Non è chiaro se con l’operazione su 24Ore Bs, Nextalia abbia chiuso la campagna acquisti. Il fondo di Canzonieri ha trattato a lungo l’acquisto di una quota di Luiss Executive, spin-off della Luiss. Proprio sulla decisione di separare le attività di business school e di cederne una quota a Digit’Ed-Nextalia si sarebbe consumata la rottura in consiglio con Paola Severino, vicepresidente della Luiss, che lo scorso 6 luglio ha annunciato le sue dimissioni dopo una lunga carriera anche accademica nell’Università privata.

La scommessa del fondo Cvc

Altro polo della formazione è quello che fa capo alla famiglia Polidori. Fondatori di Cepu e della Università telematica e-Campus, nel 2020 hanno acquisito la romana Link University. Il principale concorrente di Digit’Ed è però Multiversity, holding che fa capo al gruppo di private equity Cvc Capital Partners. Dopo aver acquisito dall’imprenditore Danilo Iervolino l’Università telematica Pegaso e Mercatorum – anche in questo caso in due tempi tra 2019 e 2021 -, il fondo inglese ha concluso nel 2022 l’acquisto dell’Università telematica San Raffaele. Per Pegaso e Mercaturom si è parlato di una valorizzazione di un miliardo di euro.

Incrocio al Sole

Proprio con Multiversity, che ha da poco stretto un accordo con il governo per la formazione della pubblica amministrazione, il gruppo Sole24 Ore è rientrato nel business della formazione dal quale era uscito con la cessione a Palamon. Nell’ottobre scorso il gruppo editoriale ha firmato un accordo di partnership per la nascita di Sole 24Ore Formazione.

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