Tutte le imprese italiane che fanno affari in India e perché
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AperturaEconomia Gio 02 marzo 2023

Da Stellantis a Leonardo, le italiane che fanno affari in India e perché

Sono almeno 600 le aziende italiane presenti in India. Un asse commerciale che vale 14,9 miliardi di euro, quasi un punto di Pil. Da Stellantis a Leonardo, le italiane che fanno affari in India e perché
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

Le imprese italiane in India

Da Stellantis a Luxottica da Enel Green Power a Fincantieri, sono almeno 600 le imprese italiane presenti in India. Un asse commerciale che vale 14,9 miliardi di euro, quasi un punto di Pil. Esportiamo macchinari e apparecchiature, ci approvvigioniamo di metallurgia, tessile, abbigliamento e accessori in pelle. Uno scambio che dà lavoro a circa 25mila addetti e che lo scorso anno ha registrato un vero e proprio boom, con una crescita del 42%. Ecco perché i gruppi nostrani guardano al Paese dell’Asia Meridionale con sempre maggiore interesse. 

Uno studio di Agenzia Ice e Sace definisce l’India come la nuova Cina in termini di opportunità. Grazie anche ad un’età media della popolazione, che è di oltre 1,4 miliardi, al di sotto dei 30 anni. E ad una crescita del Pil attesa del 6,3%. Completa la finestra verso il futuro una forte propensione al digitale  accompagnato da uno sviluppo verticale dell’e-commerce

I settori su cui hanno investito

L’India è anche il terzo Paese al mondo per numero di start up dopo Usa e Cina, che impiega circa un milione di persone per 330 miliardi di dollari. Indicatori che fanno prevedere a Morgan Stanley che, entro il 2030, la nazione dell’elefante diventerà la vera terza economia del mondo. Molte aziende italiane lo hanno capito per tempo. Come New Holland, Magneti Marelli, Maccaferri, Brembo e Danieli. Il settore dei macchinari meccanici ed elettrici rappresenta, infatti, oltre il 45% dell’export italiano in India.

Poi c’è il settore food, guidato da Ferrero e Bauli. La trasformazione dei prodotti alimentari è una delle più grandi industrie dell’India, che dà lavoro a milioni di persone. Come il farmaceutico, che è il terzo più grande al mondo in termini di volume ed il tredicesimo in termini di valore e che ha previsioni di crescita tra il 15% e il 20% per il prossimo decennio. 

Dove hanno aperto le imprese italiane

Le principali aree dove le imprese italiane hanno innalzato le loro insegne sono i poli industriali di Delhi-Gurgaon-Noida e di Mumbai-Pune (Maharashtra), seguite dalle zone intorno alle città di Chennai (Tamil Nadu) e Bangalore (Karnataka), capitale dell’IT e dell’innovazione. Anche Leonardo ha da tempo interessi in India. E non a caso la premier Giorgia Meloni, nell’incontro bilaterale con Narendra Modi ha ribadito l’importanza di collaborare proprio nel settore della difesa. Nelle forze armate indiane sono arruolati quasi 1,5 milioni di soldati. Un’occasione particolarmente ghiotta per la partecipata dello Stato. 

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