Nessuna giustizia per il Ponte Morandi. I Benetton via con i miliardi
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CronacaPrimo piano Dom 14 agosto 2022

Nessuna giustizia per le vittime del Ponte Morandi. E i Benetton se ne vanno con i miliardi

14 agosto 2018: crolla il Ponte Morandi e si porta dietro 43 vittime. L'immagine con i due monconi di strada rimasti in piedi. Nessuna giustizia per le vittime del Ponte Morandi. E i Benetton se ne vanno con i miliardi
Redazione Verità&Affari
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A quattro anni dal crollo del Ponte Morandi

14 agosto 2018: crolla il Ponte Morandi e si porta dietro 43 vittime. L’immagine con i due monconi di strada rimasti in piedi, uno di fronte all’altro, rappresenta ancora la precarietà di tutta la rete autostradale italiana, resa marcia, si è scoperto, da anni di incuria per le manutenzioni al maxi risparmio. A cedere è un tratto di 200 metri che trascina con sé nel vuoto diverse auto e mezzi di trasporto. Al bilancio delle vittime va aggiunto quello degli sfollati, circa 600, che abitavano nelle case investite dal crollo del viadotto che sovrastava i quartieri i quartieri Sampierdarena e Cornigliano.

14 agosto 2022: 59 imputati, un centinaio di parti civili e altrettante che aspirano a diventarlo attendono che il processo entri nel vivo in una tensostruttura, che rappresenta la precarietà della giustizia italiana e che ospiterà le udienze fino alla prima metà del 2024, ovvero quando, stando alle previsioni, si potrebbe chiudere il processo di primo grado che vede alla sbarra ex vertici e tecnici di Autostrade e Spea (la società che si occupava di manutenzione e ispezioni), attuali ed ex dirigenti del ministero delle Infrastrutture e funzionari del Provveditorato. Le accuse, a vario titolo, sono di omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, crollo doloso, omissione d’atti d’ufficio, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso e omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro.

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