Lagarde: la battaglia all'inflazione non è vinta, tassi elevati ancora a lungo
La numero uno della Bce a Jackson Hole: il costo del denaro resterà alto per il tempo necessario a fermare la corsa dei prezziLagarde, la battaglia all’inflazione
La battaglia contro l’inflazione “non è ancora vinta” dice Christine Lagarde nel suo intervento a Jackson Hole, in Wyoming. Per questo, i tassi d’interesse resteranno ancora alti a un “livello sufficientemente restrittivo per il tempo necessario” per centrare un “tempestivo ritorno dell’inflazione al target del 2%“.
Gli choc all’economia
Il centro del discorso della presidente della Bce è stato sugli choc causati all’economia europea e globale dalla somma di pandemia, crisi energetica, tensioni geopolitiche. Una frattura che potrebbe richiedere di mantenere i tassi d’interesse elevati più a lungo rispetto a quanto accadeva prima del Covid. Un passaggio che suona come una ammissione di responsabilità rispetto ai mesi durante i quali la Bce ribadiva di non toccare i tassi d’interesse ritenendo l’inflazione “temporanea“. Salvo poi incrementare i tassi dallo 0,5% al 3,75% in un anno, il ritmo più elevato da quanto è stato introdotto l’euro.
Proprio la combinazione di brusco aumento dei tassi d’interesse e inflazione ancora elevata ha spinto, secondo molti osservatori, l’Europa sull’orlo della recessione.
Chiarezza e umiltà
“Chiarezza, flessibilità e umiltà”. Sono i tre elementi indicati dalla Lagarde per le banche centrali. “Chiarezza sugli obiettivi”, “flessibilità nelle analisi” e “umiltà” nell’operare nel nuovo contesto, spiega Lagarde.
Nel suo discorso, che ha seguito quello di tenore analogo del presidente della Fed Powell, Lagarde ha peraltro sottolineato come “di fronte a un mondo in cambiamento, la politica monetaria non dovrebbe diventare essa stessa una fonte di incertezza. Questo – spiega – sarà fondamentale per mantenere le aspettative di inflazione saldamente ancorate anche in caso di deviazioni temporanee dal nostro obiettivo, come potrebbe accadere in un’economia più soggetta agli choc. E sarà anche fondamentale per mantenere la fiducia del pubblico nel fatto che, anche in un nuovo contesto, non perderemo di vista il nostro obiettivo”.
La stessa Lagarde che non ha voluto anticipare nulla su un possibile nuovo rialzo dei tassi al prossimo meeting della Bce, in settembre. Le attese in questo caso sono di tassi invariati, proprio perché un rialzo comprometterebbe le possibilità di ripresa delle economie continentali.