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EconomiaPrimo piano Lun 26 giugno 2023

Mutui, verso la proroga il Fondo di Garanzia prima casa per gli under 36

Un emendamento al Dl Enti per posticipare al 30 settembre il termine per le domande. Entro il 9 luglio la conversione in legge Mutui, verso la proroga il Fondo di Garanzia prima casa per gli under 36
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Verso la proroga il Fondo prima casa per gli under 36

Il Fondo di garanzia prima casa all’80% per gli under 36, in scadenza a fine giugno, sarà presto prolungato fino a settembre 2023. Secondo il sito di comparazione online Facile.it nell’ambito dell’iter attualmente in corso di conversione in legge del cosiddetto DL Enti è stato approvato un emendamento presentato da più gruppi parlamentari. Il cui obiettivo sarebbe di far slittare dal 30 giugno al 30 settembre il termine per presentare domanda di accesso al Fondo Garanzia Prima casa per l’ottenimento della garanzia all’80%. Elemento indispensabile per ottenere un mutuo al 100% under 36.

Conversione in legge entro il 9 luglio

Si tratta di una ottima notizia dato che prima dell’estensione della garanzia offerta dal Fondo gli under 36 rappresentavano il 43% della domanda totale di mutui prima casa. Valore che, a seguito del potenziamento del Fondo, ha superato il 51% nel periodo gennaio-maggio 2023. Il provvedimento in questione, dopo l’esame delle commissioni affari costituzionali e bilancio della Camera e l’approvazione dell’Aula della Camera, sarà trasmesso al Senato per poi essere convertito in legge entro il 9 luglio.

La legge sull’equo compenso

C’è però anche una cattiva notizia. Infatti chi cerca di surrogare quello già ottenuto in passato deve fare i conti con la legge sull’equo compenso entrata in vigore il 20 maggio. Questa potrebbe avere un impatto negativo sulle surroghe che oggi rappresentano, secondo i dati di Facile.it, oltre il 20% delle richieste di mutui. La surroga consente ai mutuatari trasferire gratuitamente il proprio finanziamento residuo dalla banca originaria presso un’altra che offre condizioni più vantaggiose. Un’opportunità di grande valore che negli ultimi anni ha contribuito a mantenere viva la concorrenza tra gli istituti di credito, a vantaggio dei consumatori finali.

Aumento dei costi

I costi connessi all’operazione di surroga quindi, in particolare quelli relativi all’atto notarile, ricadono sulla banca stessa. Ed è proprio qui che interviene la legge sull’equo compenso. La norma fissa i valori che l’istituto di credito deve corrispondere al notaio, eliminando quindi la possibilità di beneficiare di prezzi scontati. E quindi questa vicenda si potrebbe tradurre in un aumento dei costi notarili a carico delle banche. Soprattutto per quelle che in passato potevano godere di prezzi agevolati in virtù del numero elevato di surroghe che normalmente gestiscono ogni anno. Gli istituti di credito potrebbero, quindi scegliere di irrigidire i criteri con cui concedere le surroghe. A scapito della possibilità per i consumatori di cambiare banca e trovare condizioni di mutuo più favorevoli. O, nella peggiore delle ipotesi, potrebbero aumentare i tassi surroga offerti ai clienti, rendendo meno vantaggiosa l’operazione.

 

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