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EconomiaIn evidenza Sab 10 giugno 2023

Novis, il nuovo caso delle assicurazioni vita. Ma la crisi viene da lontano

Revocata la licenza alla compagnia slovacca. I clienti italiani sarebbero alcune migliaia. Era da anni nel mirino delle autorità Novis, il nuovo caso delle assicurazioni vita. Ma la crisi viene da lontano Assicurazioni,Polizze
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Novis, il nuovo caso delle assicurazioni vita

I clienti italiani sarebbero alcune migliaia, ma numeri precisi non ci sono. Il caso della compagnia assicurativa slovacca Novis, per quanto con numeri decisamente marginali, agita il settore assicurativo già alle prese con il salvataggio di Eurovita. Lo scorso 5 giugno, l’autorità slovacca di controllo ha revocato a Novis la licenza per l’esercizio dell’attività assicurativa e vietato la stipula di nuovi contratti. La compagnia dovrà limitarsi alle attività “necessarie per far valere i propri diritti e saldare le passività”. Nbs, l’autorità slovacca, presentarà in tribunale la richiesta di messa in liquidazione della compagnia.

La distribuzione in Italia

Novis ha venduto polizze nel ramo vita in Italia in regime di libera prestazione dei servizi ma non ha una struttura societaria italiana. Prevalentemente, in Italia ha venduto polizze unit linked. Nel sito in lingua italiana di Novis figura come “master distributor” un broker di Bergamo, Eqa Life. L’Ivass ha diffuso l’informazione dell’autorità slovacca il 6 giugno. Dal canto suo, Novis ha contestato la decisione dell’autorità di controllo e annunciato che presenterà ricorso. La compagnia si è anche detta “stupita della quantità di errori” contenuti nel provvedimento.

Il lungo scontro con le autorità

L’attenzione delle autorità europee sulla compagnia viene però da lontano. La Nbs aveva emesso provvedimenti di limitazione delle attività già nel 2020 e nel 2022, quando ha congelato l’attività della compagnia tra gennaio e marzo per non aver rispettato il limite minimo di Solvency II.

In precedenza si era mossa anche l’Ivass, quando nel 2018 aveva segnalato una serie di criticità su una prodotto di Novis venduto anche in Italia e denominato Wealth Insuring. Nel 2021 (primo semestre) Novis figurava in testa alla classifica dei reclami dei clienti, con oltre 45 reclami ogni 10 mila contratti. Per dare una misura di grandezza, il secondo operatore (Zurich) aveva ricevuto 5,8 reclami ogni 10 mila contratti.

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