Altro che spending review: negli ultimi 10 anni i costi intermedi della pa segnano +24 miliardi - V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Economia/In evidenza
EconomiaIn evidenza Sab 15 aprile 2023

Altro che spending review: negli ultimi 10 anni i costi intermedi della pa segnano +24 miliardi

Negli ultimi 10 anni i costi intermedi della PA hanno subito un'impennata del 27%, in valore assoluto pari a +24,3 miliardi di euro Altro che spending review: negli ultimi 10 anni i costi intermedi della pa segnano +24 miliardi sanità digitale
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Lievitano le spese per la Pa

Spending review è un tema che ormai da anni si tocca ciclicamente. Ridurre i costi della pubblica amministrazione è sembrato, per anni, un obiettivo della politica. Ma se si guarda ai freddi numeri, i risultati sono stati deludenti. A dirlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre: se dal 1995 i consumi intermedi sono in costante crescita, negli ultimi 10 anni hanno subito un’impennata addirittura del 27% (in valore assoluto pari a +24,3 miliardi di euro), mentre l’inflazione, sempre in questo stesso periodo, è salita del 14%. Per mantenere in moto la macchina pubblica si sborsa sempre di più. Nel 2022 si è arrivati alla spesa record di 115 miliardi di euro.

Raddoppio

I 115,2 miliardi euro dello scorso anno sono un importo che è più del doppio dei 51,5 miliardi che la pubblica amministrazione ha speso l’anno scorso per gli investimenti che servono a realizzare o implementare i servizi (impianti e macchinari nell’istruzione, sanità, trasporti), costruzioni e opere di pubblica utilità (ospedali, scuole, asili, infrastrutture viarie) e ad acquisire prodotti di proprietà intellettuale (ricerca e sviluppo, software).

Un fattore negativo è stato il Covid, un altro il caro bollette. Fattori esterni che hanno fatto lievitare i costi della pubblica amministrazione. In pandemia, ad esempio, tra il 2020 e il 2021 la spesa sanitaria è salita di 4 miliardi di euro, mentre le altre principali voci in uscita non hanno subito variazioni significative. Rispetto ai principali Paesi Ue, la spesa per il funzionamento della nostra pa era nel 2021 pari al 6,2% del Pil, in linea con quella tedesca (6,3%), ma leggermente superiore a quella spagnola (5,9%) e decisamente più elevata di quella francese (5,1%).

Spese per la sanità

Rispetto a tutti gli altri Paesi analizzati, l’Italia si differenzia per una spesa dei consumi intermedi della sanità particolarmente elevata (2,5% del Pil), rispetto a quella spagnola (2%), francese (1,1%) e, in particolar modo, tedesca (0,8%). Dalla disaggregazione delle principali voci di spesa dei consumi intermedi, si scopre che nel 2021 (ultimo anno in cui questi dati sono disponibili), i servizi ospedalieri (acquisto di beni e servizi del sistema sanitario) ammontano a 19,8 miliardi, i servizi ambulatoriali (acquisto beni e servizi delle strutture non appartenenti al sistema ospedaliero) e la protezione ambiente (gestione dei rifiuti) entrambi con 10,1 miliardi di euro.

I prodotti medicinali, le attrezzature e gli apparecchi terapeutici sono costati 7,7 miliardi, mentre le spese per l’amministrazione, il funzionamento e il supporto degli organi esecutivi e degli organi legislativi, fiscali, ammontano a 6,1 miliardi. 

Condividi articolo